Le malattie da cui dovremmo proteggere i nostri figli


La parotite (orecchioni)

La malattia causata da un virus specifico si trasmette per via aerea tramite diffusione di goccioline di saliva.
Sintomi e decorso della malattia:
i sintomi più frequenti sono febbre, cefalea, dolori agli arti e al ventre, ingrossamento di una o più ghiandole salivari (di solito quelle parotidee). La malattia può anche provocare meningite, ipoacusia o sordità totale permanente e lieve infiammazione del pancreas. Durante e dopo la pubertà, il 30% dei pazienti maschi contrae un’orchite (infiammazione dei testicoli), mentre il 5% delle femmine, un’infiammazione delle ovaie. In entrambi i casi queste complicanze possono causare una perdita parziale o totale della fertilità.
Diffusione della malattia:
analogamente al morbillo la parotite è diffusa in tutto il mondo ed è una delle cause più frequenti della meningite virale e della sordità acquisita. In Alto Adige sono stati segnalati in media 25 casi di malattia all’anno, a partire dal 2008 fino al 2012. L’epidemia del 2011 ha inoltre portato a una segnalazione di ca. 220 casi di malattia con numerosi ricoveri ospedalieri a causa del grave decorso della malattia.
Terapia:
non esiste una terapia mirata della parotite.
Vaccinazione:
il vaccino è ben tollerato e si somministra per via sottocutanea in combinazione con quelli contro il morbillo e la rosolia o in forma tetravalente contro morbillo, parotite, rosolia e varicella.

Le malattie da cui dovremmo proteggere i nostri figli


La rosolia

È una malattia causata da virus specifico e trasmessa attraverso l’aria per contagio da goccioline di saliva, oppure dalla donna in gravidanza direttamente al nascituro.
Sintomi e decorso della malattia:
di solito la rosolia ha un decorso benigno, accompagnato da febbre, ingrossamento dei linfonodi del collo ed eruzione cutanea (esantema). Durante la gravidanza, però, può causare complicanze gravi al nascituro come sordità, cecità, difetti cardiaci, danni cerebrali o altre malformazioni.
Diffusione della malattia:
nell’anno 2008 in Italia è emersa un’epidemia di rosolia con >6.000 casi segnalati, di cui il 26% ha colpito donne > i 15 anni di età. In quell’anno sono stati segnalati quasi 2.000 casi di rosolia solamente in Alto Adige. Questi dati sono sicuramente preoccupanti, soprattutto pensando alle possibili conseguenze di un’infezione durante la gravidanza. Nell’anno 2012 sono stati segnalati 16 casi di rosolia “congenita” in Italia.
Terapia:
non esiste una terapia mirata della rosolia.
Vaccinazione:
il vaccino somministrato può essere trivalente, vale a dire morbillo, parotite e rosolia (MPR), o somministrato come combinazione tetravalente di morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPRV). Può essere effettuato in età infantile o adolescenziale alle scadenze previste dal calendario vaccinale, oppure in età adulta. In ogni caso, è consigliabile vaccinare le bambine prima della pubertà, in modo da escludere con certezza il rischio di contrarre la malattia durante una gravidanza. Per debellare gradualmente la rosolia, la circolazione del virus ed i rischi correlati per i nascituri, è necessario vaccinare quanti più bambini possibile ed è per questo che si consiglia la vaccinazione anche ai maschi.