Attuale
Chirurghi a tu per tu
EOS: dialogo aperto con il Prof. Alfred Königsrainer e il Prof. Johann Pratschke
"Le nuove scoperte e i progressi nella terapia dei tumori. Incontro e discussione con due esperti riconosciuti a livello internazionale." La cooperativa sociale EOS, insieme all'Assistenza Tumori Alto Adige hanno invitato tutti gli interessati all’incontro con il Prof. Dr. Alfred Königsrainer e il Prof. Dr. Johann Pratschke. Prima della discussione, su prenotazione, c’era la possibilità di un colloquio privato.
Pratschke e Königsrainer sono tra i migliori chirurghi a livello internazionale nel campo dell'oncologia e dei trapianti. Entrambi sono stati attivi per diversi anni anche presso l'Ospedale Universitario di Innsbruck e sono quindi ben noti al pubblico altoatesino. Königsrainer è sudtirolese, nato a Moso in Passiria. Dal 2004 è direttore medico della Clinica di Chirurgia generale, viscerale e dei trapianti dell'Ospedale Universitario di Tubinga, specializzato in chirurgia epatobiliare e trapianti di fegato. Pratschke è stato nominato direttore della Clinica di Chirurgia viscerale, dei trapianti e toracica dell'Università di Innsbruck nel 2009. Dal 2014 è direttore medico della Clinica di Chirurgia generale, viscerale e dei trapianti della Clinica Universitaria “Charité- Campus Virchow-Klinikum e della Clinica di Chirurgia generale, viscerale e toracica del Campus Charité- Mitte a Berlino. Lui e il suo team sono leader europei nella chirurgia mini-invasiva e nell'esecuzione di operazioni laparoscopiche complesse (tecnica keyhole).
Prof. Johann Pratschke
L’incontro è stato organizzato in forma colloquiale. I due chirurghi hanno parlato del loro lavoro quotidiano, si sono scambiati informazioni e hanno risposto alle domande del pubblico. In un linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori. Ciò corrisponde anche a come entrambi affrontano il loro mestiere e a ciò che chiedono a chi entra nel loro team: per fare bene questo lavoro non basta un’elevata competenza tecnica, servono anche grande capacità relazionale ed empatica, e questo per potersi prendere cura del paziente nel senso più ampio del termine.
Di conseguenza prima dell'incontro con il pubblico, i pazienti (su appuntamento) hanno avuto l'opportunità di un colloquio privato con i due chirurghi. E proprio qui, probabilmente ci sarebbe voluto un giorno intero. Sono stati in tanti a cogliere l'occasione di presentare il loro caso a uno dei due luminari.
Non hanno comunque niente da temere gli altoatesini, hanno rassicurato i due chirurghi: l'assistenza medica, chirurgica e oncologica in Alto Adige è assolutamente all’avanguardia. Tra i punti da migliorare, hanno ribadito tutti e due nel corso della serata, sono la cooperazione interdisciplinare, che deve essere ancora più stretta. Bisognerebbe migliorare la rete tra ospedale e ospedale, tra ospedali e territorio e migliorare la comunicazione collegiale con i medici di riferimento e i medici di famiglia.
Di conseguenza prima dell'incontro con il pubblico, i pazienti (su appuntamento) hanno avuto l'opportunità di un colloquio privato con i due chirurghi. E proprio qui, probabilmente ci sarebbe voluto un giorno intero. Sono stati in tanti a cogliere l'occasione di presentare il loro caso a uno dei due luminari.
Non hanno comunque niente da temere gli altoatesini, hanno rassicurato i due chirurghi: l'assistenza medica, chirurgica e oncologica in Alto Adige è assolutamente all’avanguardia. Tra i punti da migliorare, hanno ribadito tutti e due nel corso della serata, sono la cooperazione interdisciplinare, che deve essere ancora più stretta. Bisognerebbe migliorare la rete tra ospedale e ospedale, tra ospedali e territorio e migliorare la comunicazione collegiale con i medici di riferimento e i medici di famiglia.
Königsrainer è stato membro della Commissione per la Riforma della chirurgia tumorale in Alto Adige nel 2012. Sia lui che Pratschke hanno ripetutamente ed enfaticamente sottolineato che la certificazione e la fissazione di quote minime sono requisiti imprescindibili per la qualità. Il commento di Pratschke sul fatto che in Alto Adige ci siano sette ospedali per una popolazione di poco più di mezzo milione di persone è lapidario, per quanto ironico: “Ho controllato su una pianta dell’Alto Adige. In media sarebbero 11,7 km dal paziente all'ospedale più vicino. Questo è il paradiso e come è noto il paradiso non è di questo mondo!"•
Prof. Alfred Königsrainer