Attuale

Io sono e sarò

La tradizionale conferenza stampa dell’ATAA il 4 febbraio, Giornata mondiale contro il cancro. Prevenzione dei tumori: tutti possono proteggersi



Per i rappresentanti dei media, il 4 febbraio è una data importante: ogni anno, l’Assistenza Tumori Alto Adige sfrutta la Giornata internazionale contro il cancro per fare il punto sulla situazione in provincia di Bolzano e per spiegare tutte le novità nel campo della terapia e della prevenzione, adempiendo così anche al dovere, che fa parte degli obiettivi dell’associazione, di portare il tema cancro all’attenzione del grande pubblico. Il motto di quest'anno è stato: "Io sono e sarò". Come agire in modo responsabile per tutelare la propria salute? Quali sono gli ultimi sviluppi in materia di prevenzione e terapia? Qual è la situazione attuale in Alto Adige, anche rispetto all'Italia? La Dr. Sonia Prader, primaria del Reparto di Ginecologia di Bressanone, e il Dr. Guido Mazzoleni, primario del Reparto di Istologia e Anatomia Patologica, hanno fornito tutte le informazioni del caso.
L'attenzione si è concentrata sulle cifre, sulla prevenzione e sugli ultimi sviluppi clinici. Ogni anno, 2.900 altoatesini ricevono una diagnosi di cancro. Per fare un confronto: in tutta Italia sono 373.00. A causa della piramide dell'età, ma non solo, il loro numero è in aumento. Per esempio, i casi di cancro ai polmoni nelle donne stanno aumentando perché sempre più donne iniziano a fumare, mentre le cifre per gli uomini stanno diminuendo. Va ricordato però che, a causa della pandemia del Coronavirus, le cifre degli ultimi due anni non riflettono i numeri reali poiché molti servizi hanno interrotto o almeno ridotto il loro lavoro, gli esami e le operazioni sono stati rimandati e molte persone non hanno partecipato agli screening per paura di varcare la soglia degli ospedali.
“‘Io sono e sarò'. Il motto di questa 22esima giornata mondiale contro il cancro invita ogni individuo a pensare come può contribuire personalmente alla prevenzione del cancro", ha detto Ida Schacher, presidente dell'Assistenza Tumori Alto Adige, nella sua introduzione. "Prevenire significa prendere coscienza della propria responsabilità nei confronti di se stessi, il che include, per esempio, sottoporsi alla vaccinazione HPV contro il papilloma virus".
Il ruolo della biologia molecolare
La Primaria Dr. Sonia Prader ha illustrato la medicina oncologica personalizzata ed il ruolo della biologia molecolare nella prevenzione del cancro e nella pianificazione terapeutica individuale. "La persona, il sistema immunitario ed il tumore sono un’unità dinamica ed interdipendente. La comprensione delle cause dell’insorgenza del cancro sta crescendo rapidamente negli ultimi anni. Oltre ai criteri classici di classificazione dei tumori, sono stati poi compiuti notevoli progressi nella caratterizzazione a livello molecolare. Ciò significa che, sulla base di analisi del DNA basate su panel, verranno raccolte ulteriori informazioni che, insieme ai parametri stabiliti, porteranno a un ulteriore progresso dell’immunoterapia mirata", spiega la Dr. Sonia Prader. Anche nella prevenzione, la conoscenza dei marcatori genetici molecolari, come le alterazioni dei geni riparatori del DNA come BRCA 1 e 2, può aiutare a valutare il rischio di cancro al seno ed alle ovaie nell’arco della vita delle donne. Le donne con alterazioni note di questi geni possono essere oggetto di consulenza preventiva, screening e terapie mirate.
Il vaccino HPV fornisce una protezione efficace contro il cancro
Nel 2008 Harald zur Hausen ha ricevuto il Premio Nobel per aver collegato i virus HPV al cancro. Ad esempio, quasi il 100% dei carcinomi della cervice uterina (tumore della cervice uterina) sono causati dai virus HPV. Nel maggio 2018 l’OMS ha lanciato un appello per l’eradicazione del carcinoma della cervice uterina attraverso una vaccinazione mirata. Anche altri tipi di tumore correlati all’HPV possono essere ridotti in modo significativo. "Nessuno dovrebbe contrarre un cancro contro cui è possibile vaccinarsi", sottolinea la Dr. Sonia Prader. L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige offre gratuitamente la vaccinazione anti-HPV a tutte le ragazze dagli 11 ai 17 anni. È consigliabile somministrare la vaccinazione agli adolescenti prima dell’inizio dell’attività sessuale. Le donne di età compresa tra i 18 e i 45 anni possono essere vaccinate ad un prezzo ridotto, così come i maschi di età compresa tra gli 11 ed i 26 anni.
Fattori di rischio e programmi di prevenzione in Alto Adige
I fattori principali di insorgenza di un tumore sono lo stile di vita, cioè una dieta poco sana oppure l'obesità, la mancanza di esercizio fisico, il consumo eccessivo di alcol ed il fumo, che è un fattore di rischio per due tumori su tre. "La partecipazione ai programmi di screening è un modo efficace per prevenire le malattie neoplastiche e diagnosticarle in fase precoce", spiega il Dr. Guido Mazzoleni, Primario di Anatomia e Istologia Patologica dell’Ospedale di Bolzano, nonché responsabile del Registro Tumori dell'Alto Adige. In Alto Adige vengono effettuati tre programmi di screening dei tumori: per la diagnosi precoce del cancro al collo dell'utero mediante Pap-test o test HPV, per il cancro al seno mediante mammografia e per il cancro colorettale tramite l'esame del sangue fecale occulto. Le altoatesine e gli altoatesini approfittano di questi programmi di screening in misura diversa: Il 27,2% delle donne invitate ha partecipato al Pap test o al test HPV nel 2020 (Pap test 23,6%, HPV test 32,1%), il 65,3% delle donne ha effettuato però la mammografia mentre solo il 31,6% della popolazione altoatesina ha partecipato alla diagnosi precoce del cancro all’intestino.
Frequenza e tipi di tumori in Alto Adige
Nel periodo 2014-2019 in Alto Adige sono stati registrati in media 2.900 nuovi casi di cancro all'anno, di cui 1.593 nella popolazione maschile e 1.307 nella popolazione femminile (esclusi i tumori della pelle non maligni). Il cancro alla prostata è il tumore più comune tra gli uomini (23,4% del numero totale di casi), seguito dal tumore del colon retto (12,2%), della vescica (10,2%), del polmone (9,7%), dal melanoma della pelle (4,5%). Le donne sono state colpite principalmente dal cancro al seno (27,5%), seguito dal cancro del colon retto (10,8%), del polmone (7,4%), dal melanoma della cute (5,2%) e dal tumore al pancreas (4,6%). Gli ultimi dati disponibili sulla mortalità (2015-2019) mostrano come in media ogni anno muoiano di cancro 1.150 altoatesini, con una quota di uomini (634) più alta rispetto alle donne (516). In generale negli anni si conferma una diminuzione del trend di incidenza dei tumori negli uomini ed una tendenza sostanzialmente stabile per i tumori nelle donne.
Impatto della pandemia di Covid-19
"La pandemia degli ultimi due anni ha sicuramente avuto un impatto sulle diagnosi di cancro. Il numero di esami preventivi è diminuito e di conseguenza anche il numero di diagnosi precoci. La conferma statistica però arriverà solo quando saranno elaborati i dati sull’incidenza per il 2020 ed il 2021 – spiega il Dott. Guido Mazzoleni - Abbiamo inoltre coordinato uno studio sul cancro al seno ed all’intestino per la pubblicazione “I numeri del cancro 2021”, che comprende 19 anatomie patologiche distinte per i due tipi di tumore: lo studio mostra che il numero di interventi chirurgici in Italia durante la pandemia Covid-19 è diminuito in modo significativo, mentre in Alto Adige l’assistenza sanitaria è rimasta in gran parte stabile".
Informazioni e statistiche di prima mano. Da sx: La presidente ATAA Ida Schacher e i primari Dr. Sonia Prader e Dr. Guido Mazzoleni.
Incidenza e tipi di cancro in Alto Adige – Periodo 2014 - 2019


2.900 nuovi casi all'anno, di cui 1.593 uomini e 1.307 donne (esclusi i tumori della pelle non maligni). Ogni anno muoiono di cancro in media 1.150 altoatesini. La quota degli uomini (634) è superiore a quella delle donne (516).
Tipi di cancro più frequente negli uomini:
carcinoma della prostata (23,4% del numero totale di casi)
cancro del colon retto (12,2%)
cancro della vescica (10,2%)
cancro del polmone (9,7%)
melanoma della cute (4,5%)

Cancro più frequente nelle donne:
cancro al seno (27,5% del totale dei casi)
cancro intestinale (10,8%)
cancro del polmone (7,4%)
melanoma cutaneo (5,2%)
cancro del pancreas (4,6%)
Numero di morti evitabili per tumori attribuibili a stili di vita individuali in Italia
Fattore di rischio Maschi Femmine
Fumo 33.569 9.922
Consumo elevato di bevande alcoliche 8.031 4.811
Fattori nutrizionali 6.328 4.323
Eccesso ponderale 3.808 3.173
Inattività fisica 392 606
Combinato* 44.083 20.385
Fonte: Carreras G et al, Epi Prev 2019
*La somma non corrisponde al totale combinato per la possibile concomitanza di stili di vita individuali.

Attuale

I circondari hanno votato

I membri dell’Assistenza Tumori si affidano alla continuità


I sette circondari dell’Assistenza Tumori sono andati al voto. Tra l'inizio di febbraio e la metà di marzo si sono tenute le assemblee che hanno eletto direttamente o con voto postale i direttivi che resteranno in carica per il periodo 2022-2025. Molti i volti familiari più qualche nuovo arrivato. A conti fatti, c’è da aspettarsi un buon mix di esperienza e nuove idee. Solo in due circondari si registra un cambio al vertice: in Bassa Atesina-Oltradige e in Bassa Pusteria.
L'Assistenza Tumori ha 3.288 membri ordinari e quindi con diritto di voto. Di questi, 1579 hanno esercitato il loro diritto. La maggiore affluenza è stata nel circondario più piccolo, nell'Alta Pusteria dove hanno votato in 187 su 270 aventi diritto. La presidente provinciale Ida Schacher è stata riconfermata come presidente di circondario con il 62,27%. Nel circondario Oltradige-Bassa Atesina, che è quello più grande, hanno votato in 343 su 697 aventi diritto. A Maria Angela Berlanda Poles, che dopo 40 anni di ininterrotta attività ha deciso di non ricandidarsi, subentra Margareth Aberham.
In Bassa Pusteria, che con i suoi 616 aventi diritto è il secondo circondario più grande, Paul Oberarzbacher è stato eletto come successore della defunta Martha Feichter. Negli altri circondari i presidenti sono stati tutti confermati: Maria Claudia Bertagnolli per il circondario di Bolzano-Salto-Sciliar; Oskar Asam per il circondario di Merano - Burgraviato; Helga Schönthaler Wielander per il circondario Val Venosta; Nives Fabbian per il circondario Val d’Isarco.
I nuovi membri del consiglio sono stati presentati all'assemblea generale del 2 aprile scorso, a Bolzano. Spenti i riflettori sull’assemblea, ha avuto luogo la prima riunione del direttivo centrale, durante la quale è stato eletto il/ la nuovo/a presidente provinciale. Al momento di andare in stampa, il risultato non è ancora noto.