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#iorestoacasa

Intervista al primario di Oncologia dell’Ospedale di Bolzano, Dr. Carlo Carnaghi
Lunedì 16 marzo: tutta l’Europa o quasi e anche gli Stati Uniti si sono fermati. Anche paesi come la Germania, la Spagna o la Francia a cui le misure prese dall’Italia all’inizio di marzo potevano sembrare eccessive, hanno dovuto arrendersi alla pandemia Covid-19. #iostoacasa vale quasi dappertutto. Non ancora nella stessa maniera come in Italia, ma è probabile che anche gli altri paesi europei ricorrano a questa misura drastica. L’intervista al primario di Oncologia, Dr. Carlo Carnaghi, è stata fatta il 5 marzo e con l’aggravarsi della situazione non è stato più possibile parlargli al telefono. La redazione de “La Chance” ha deciso di pubblicare l’intervista lo stesso. nd
Quello che sembrava lontano e confinato a una remota provincia della Cina, Wuhan, il cui nome adesso è a conoscenza di tutti, ha preso in meno di un mese le sembianze di un’autentica pandemia. Il Corona Virus, ovvero Covid-19 si è diffuso in tutti i continenti con eccezione dell’Antartide. La malattia, i cui sintomi (febbre, tosse secca e difficoltà respiratorie) assomigliano a quelli dell’influenza, può nei casi più gravi ed in soggetti a rischio, causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
I malati di tumore fanno parte dei soggetti a rischio in quanto hanno un sistema immunitario fragile. Abbiamo chiesto al primario del reparto di Oncologia dell’Ospedale di Bolzano, Carlo Carnaghi, che misure prendere.
Chance: Dr. Carnaghi, i malati di tumore, specialmente i pazienti in chemioterapia fanno parte delle categorie a rischio.
Dr. Carlo Carnaghi: Innanzitutto non bisogna creare panico. Bisogna fare attenzione, attenersi a tutte le misure precauzionali già prese e ancora da prendere. In Alto Adige comunque la situazione è ancora meno grave che altrove, finora sono poche le persone che risultano positive al virus e che hanno sviluppato sintomi.
Chance: Quali sono le misure precauzionali?
Dr. Carlo Carnaghi: In fin dei conti quelle contenute nel decreto del consiglio dei ministri (dei primi di marzo, n.d.r). Da adottare meticolosamente. Non darsi la mano o baciarsi, mantenere una distanza ragionevole dalle altre persone, uscire il meno possibile, evitare di toccarsi con le mani il viso, il naso e la bocca, non mettere le mani in bocca e soprattutto: lavarsi e disinfettarsi spessissimo, ma davvero spessissimo le mani.
Chance: Pazienti in chemioterapia dovrebbero portare una mascherina?
Dr. Carlo Carnaghi: Non è necessario. Invito a fare un uso ragionevole delle mascherine. Chi è venuto in contatto con una persona che risulta positiva al Covid-19 o chi dovesse manifestare febbre e sintomi di tosse deve mettersi immediatamente in contatto telefonico (!) con il suo medico di base o chiamare il numero verde 800 751 751, attivo tra le ore 8 e le ore 20. Quello che non bisogna fare è andare in ospedale, in particolare al pronto soccorso.
Chance: E per quanto riguarda gli appuntamenti nell’ambito della terapia?
Dr. Carlo Carnaghi: Per i controlli stabiliti, per le visite e per le sedute di chemioterapia ma solo per questi, i pazienti devono venire in ospedale. Vediamo di spostare per due o tre mesi le visite che non sono urgenti.
Chance: Ci sono delle misure particolari per il personale sanitario?
Dr. Carlo Carnaghi: Facciamo anche noi parte delle persone a rischio, infatti un 12% degli infettati fa parte di questa categoria. Gli operatori sanitari al minimo segno sono chiamati a stare a casa. Si lavora ad un piano di lavoro adattato alla serietà della situazione, programmando per esempio unità omogenee di lavoro che sono chiamate sempre agli stessi turni, che rimangono quindi sempre tra di loro.
Chance: Adesso siamo agli inizi di marzo. È possibilie prevedere come si svilupperà questa pandemia?
Dr. Carlo Carnaghi: È difficile da prevedere. Come ho detto, in questo momento la situazione è sotto controllo. Certo, la situazione può cambiare radicalmente, da un momento all'altro…
Chance: Dr. Carnaghi, Lei è originario di Milano e la sua famiglia abita a Milano. Come si regola?
Dr. Carlo Carnaghi: Ad oggi (5 marzo, n.d.r) sono due settimane che non torno a casa. E non ho in previsione di recarmi a Milano. #iorestoacasa
Controllo della febbre nella tenda triage

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20 anni Giornata Mondiale contro il Cancro

Informare per prevenire - Il cancro è la seconda causa di morte più comune in Europa
Vent'anni fa, il 4 febbraio è stato istituita come la Giornata Mondiale contro il Cancro dall'Organizzazione Mondiale contro il Cancro, UIVV. L'obiettivo è quello di portare il tema del cancro fuori dalla zona tabù e di attirare l'attenzione di un vasto pubblico su temi quali la prevenzione del cancro e la diagnosi precoce, nonché la ricerca.
Quasi 300 organizzazioni in 86 paesi di tutto il mondo partecipano ogni anno a questa giornata e la utilizzano per richiamare l'attenzione sul tema del cancro, sui risultati delle ultime ricerche e sulle nuove terapie, sui numeri e soprattutto sulla responsabilità personale, attraverso conferenze stampa, campagne ed eventi. Il cancro è la seconda causa di morte in Europa (20%) dopo le malattie cardiovascolari (50%). L'uso del tabacco è un fattore decisivo in entrambi i casi. Ogni anno la Giornata Mondiale contro il Cancro ricorda ai cittadini le regole dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per uno stile di vita sano:
Non fumare
Evitare il sovrappeso
Attività fisica regolare
Seguire una dieta sana ed equilibrata
Limitare il consumo di carne rossa
Limitare il consumo di alcolici
Evitare un’eccessiva esposizione al sole
Partecipare ai programmi organizzati di screening
Vaccinazione contro l'epatite B e l'HPV
Proteggersi dall’esposizione ad agenti cancerogeni e radon


Ogni anno la Giornata Mondiale contro il Cancro ha un motto diverso, nel 2020 è "Io sono e io farò". In altre parole, chi sono e cosa posso fare personalmente per combattere il cancro? Uno stile di vita sano va di pari passo con uno stile di vita rispettoso dell'ambiente. Oltre al già citato uso del tabacco, l'inquinamento ambientale è un’altra delle principali cause del cancro.

Nel 2018 a circa 14 milioni di persone in tutto il mondo è stata comunicata una diagnosi di cancro, mentre 8,8 milioni sono morte per questa malattia. Secondo le proiezioni, nel 2030 circa 21 milioni di persone si ammaleranno e 13 milioni di persone moriranno di cancro. La metà dei tumori potrebbe essere prevenuta con uno stile di vita sano e responsabile. Questo rende ancora più importante la capillare divulgazione delle informazioni su come prevenire questa malattia.
Anche l'Assistenza Tumori Alto Adige utilizza ogni anno la Giornata Mondiale contro il Cancro per fornire informazioni complete sull'argomento. Ogni anno viene evidenziato un aspetto diverso: l’alimentazione, il cancro ai polmoni, il tumore al seno, il cancro alla prostata, il cancro al colon, ecc. Il Dr. Guido Mazzoleni, Primario del Servizio di Anatomia Patologica e Istologia e Direttore del Registro Tumori dell'Alto Adige, è ospite fisso della conferenza stampa annuale dell’ATAA e fornisce anno dopo anno gli ultimi dati sul tumore in Alto Adige.