Attuale
Gita provinciale al Lago di Garda
380 soci dell’ATAA in pellegrinaggio al Santuario Madonna del Frassino
Sinistra: L'orgoglio dei piccoli contadini – Destra: Come cento anni fa: Raccolta manuale con l'aiuto di un cavallo
L’11 maggio 1510 è apparsa al pastore Bartolomeo Broglia tra i rami di un frassino: una piccola statua della Madonna dentro un’aureola di luce. Al posto del frassino è stato eretto prima una cappella e poi un monastero. La gita provinciale dell’ATAA del 22 settembre ha portato i soci in pellegrinaggio al Lago di Garda proprio alla Madonna del Frassino.
La leggenda racconta che il pastore aveva portato a casa la statua che lo aveva salvato da un serpente per farla vedere ai suoi amici. La mattina dopo la statuetta però era scomparsa e l'aveva ritrovata nuovamente tra i rami del frassino. I concittadini di Broglia l’avevano interpretato come un segno del cielo e così iniziarono a costruire una cappella per l’adorazione della Vergine.
Il Lago di Garda vale sempre una visita e tanti soci hanno espresso il desidero di riprendere a organizzare una gita provinciale fuori dall’Alto Adige. Da Bolzano a Peschiera sono 150 km, dalle altre circoscrizioni anche molti di più, ma i 380 soci che si sono incontrati con un tempo meraviglioso davanti all'ingresso del luogo del santuario non erano affatto stanchi ed erano di ottimo umore. Dopo la visita guidata al monastero e alla sua chiesa, tutti e due dal Cinquecento in avanti distrutti e ricostruiti diverse volte, hanno assistito alla messa solenne trilingue. Il sacerdote Don Salvatore non solo ha tenuto il culto, ma ha passato tutta la giornata in compagnia dei soci.
I canti del coro giovanile di Nalles hanno incorniciato la messa e i soci hanno apprezzato molto i ritmi moderni. “È stato davvero meraviglioso, fresco e giovane”, si rallegra la presidente provinciale, Ida Schacher.
Dopo la funzione è stato organizzato un pranzo molto apprezzato dai soci. La gita provinciale è sempre un’occasione per ritrovarsi o fare nuove conoscenze. Il pomeriggio invece era libero. C’è chi è andato nella vicina Peschiera, chi al lago o chi è rimasto nel parco attorno al monastero. Non potevano poi mancare i soliti appassionati di carte che si sono ritrovati attorno a un tavolo per giocare a watten.
A partire dall’anno prossimo riprenderanno poi le gite nelle singole circoscrizioni. Si ricomincia da Bressanone.
Il Lago di Garda vale sempre una visita e tanti soci hanno espresso il desidero di riprendere a organizzare una gita provinciale fuori dall’Alto Adige. Da Bolzano a Peschiera sono 150 km, dalle altre circoscrizioni anche molti di più, ma i 380 soci che si sono incontrati con un tempo meraviglioso davanti all'ingresso del luogo del santuario non erano affatto stanchi ed erano di ottimo umore. Dopo la visita guidata al monastero e alla sua chiesa, tutti e due dal Cinquecento in avanti distrutti e ricostruiti diverse volte, hanno assistito alla messa solenne trilingue. Il sacerdote Don Salvatore non solo ha tenuto il culto, ma ha passato tutta la giornata in compagnia dei soci.
I canti del coro giovanile di Nalles hanno incorniciato la messa e i soci hanno apprezzato molto i ritmi moderni. “È stato davvero meraviglioso, fresco e giovane”, si rallegra la presidente provinciale, Ida Schacher.
Dopo la funzione è stato organizzato un pranzo molto apprezzato dai soci. La gita provinciale è sempre un’occasione per ritrovarsi o fare nuove conoscenze. Il pomeriggio invece era libero. C’è chi è andato nella vicina Peschiera, chi al lago o chi è rimasto nel parco attorno al monastero. Non potevano poi mancare i soliti appassionati di carte che si sono ritrovati attorno a un tavolo per giocare a watten.
A partire dall’anno prossimo riprenderanno poi le gite nelle singole circoscrizioni. Si ricomincia da Bressanone.