Interno

Dietro le quinte

Ogni assemblea generale dell’Assistenza Tumori è una storia a sè e ogni assemblea sa sorprendere i partecipanti. Il bilancio non viene semplicemente letto ma costruito pezzo dopo pezzo in una cornice che fa cogliere il messaggio importante che si nasconde dietro le cifre. La Chance ha parlato con Doris Brunner e con Günther Götsch.

Günther Götsch ha presentato l'anno 2014 dell'Associazione Tumori Alto AgigeGünther Götsch ha presentato l'anno 2014 dell'Associazione Tumori Alto Agige

Era già la quinta assemblea per Doris Brunner. E’ lei a dare una mano per cercare il motto e a “confezionare” il messaggio in modo leggero e allettante nei testi della moderazione. ”Credo che siamo stati in grado negli ultimi anni di avvicinarci sempre più ai partecipanti, di concentrare le informazioni riducendole all’essenziale. In altre parole, informazione mista a intrattenimento e una moderazione che non si prende troppo sul serio senza per questo mancare l’obiettivo di dare il giusto alle cose.” Sono comunque tante ore, un mese di lavoro intenso per preparare tre ore di assemblea.
La moderazione è divertente, dice Günther Götsch, e chi l’ha potuto vedere il 18 aprile allo Sheraton di Bolzano gli crede. L’attore si è immedesimato completamente nella sua parte. Non facile se si pensa che fino a quel momento non si è mai dovuto confrontare con questo tema. Beato lui. “Devo ammettere che sono rimasto molto sorpreso nel sapere quanto è ampio il campo di azione dell’Assistenza Tumori, ad ogni livello, dal piccolo gesto quotidiano alle grandi manifestazioni e ai progetti più ambiziosi. Perché tutto funzioni serve il lavoro di tanti volontari. Una cosa straordinaria”.

Interno

Primo Bilancio

Ida Schacher è da un anno presidente dell‘Assistenza Tumori - Intervista

Era l’aprile 2014 quando Ida Schacher, da anni a capo del circondario Val Pusteria, ha preso le redini dell’Assistenza Tumori Alto Adige succedendo a Renate Daporta Jöchler. Un compito al quale si è dedicata dal primo giorno con slancio ed entusiasmo.
Chance: Il primo anno da presidente è passato. Come si sente?
Ida Schacher: Direi che è stato un anno molto movimentato, un anno pieno di sfide e pieno di impegni da assolvere. Ho utilizzato questi mesi anche per studiare e in effetti, ho imparato tanto.
Chance: La più grande difficoltà per Lei?
Ida Schacher: Senza dubbio il parlare davanti a tante persone, parlare con assessori, con politici, con amministratori, con primari… è una cosa a cui bisogna abituarsi.
Chance: E lei ci è riuscita…
Ida Schacher: Beh, learning by doing. Mi sono anche iscritta ad un seminario di retorica e poi devo dire che man mano ci si fa l’abitudine. Ci vogliono routine ed esperienza. Come in tutto del resto.
Chance: Il contatto diretto, a tu per tu con le persone, è sempre stato molto importante per il suo lavoro da presidente del circondario Val Pusteria.
Ida Schacher: Questo è vero, e sto facendo di tutto perché questo non cambi e vorrei allargare questa disponibilità all’incontro e al confronto a tutti i livelli.
Chance: Intende con questo che vuole incoraggiare tutti i circondari e tutte le sezioni ad avvicinarsi e ad entrare in un contatto più stretto per favorire la collaborazione e per potersi scambiare esperienze ma anche risorse?
Ida Schacher: Proprio così! E’ indispensabile scambiarsi le informazioni, dobbiamo iniziare a pensare in modo globale, uscire dalla nostra ristretta cerchia del circondario per imparare gli uni dagli altri. Parlarsi, condividere, imparare. Abbiamo lo stesso obiettivo : aiutare chi ha bisogno di noi, dare una mano a chi deve affrontare questa malattia.
Chance: L’incarico come presidente provinciale è molto impegnativo…
Ida Schacher: In effetti, devo ammettere che mi ha colto un po‘ di sorpresa, non pensavo fosse così intenso. Mi è richiesta tanta presenza e stando a Dobbiaco sono distante dal centro, per arrivare a Bolzano sono comunque sempre cento chilometri. Per fortuna ho un grande sostegno da parte del coordinatore Marcus Unterkircher.
Chance: Qualche highlight dell’anno passato?
Ida Schacher: Sono molto felice che la mia prima assemblea da presidente annuale sia passata bene, e poi ci sono due eventi della Val Pusteria, comunque di importanza generale, che sono stati per me di grandissima soddisfazione.
Chance: Posso indovinare? Uno di questi è la partita di hockey per l’inaugurazione del campionato invernale degli Alpini CaSTA?
Ida Schacher: Esatto. Questa partita è stata una grandissima emozione. Un’atmosfera indescrivibile. Una collaborazione fantastica, che andrà avanti anche in futuro. Il Comandante Generale degli Alpini mi ha assicurato il loro sostegno in qualsiasi momento di bisogno. Poi è incredibile che attraverso la televisione siano state più di 180.000 le persone che hanno visto questa partita e che hanno quindi recepito il messaggio. Una pubblicità fantastica per il nostro operato.
Chance: E l’altro evento invece?
Ida Schacher: Sono anni che raccogliamo insieme alle Frecce Tricolori i tappi di plastica delle varie bottiglie a favore della Clinica dei tumore ad Aviano. Nel 2013 grazie a questa azione è stato possibile donare 230.000 Euro a questa clinica. Questo autunno arriverà un camion nella Bassa Pusteria con una enorme bottiglia di plastica stilizzata proprio per raccogliere questi tappi. Si fermerà tre settimane in diverse località per fare pubblicità a questo progetto. Lo stesso camion tornerà la prossima primavera in Alta Pusteria per fare la stessa cosa. Anche questa è un’ottima occasione per far conoscere il lavoro e i temi dell’Assistenza Tumori.
Chance: Adesso, passato il primo anno a capo dell’Assistenza Tumori, ha l’impressione di aver trovato la sua strada?
Ida Schacher: Se guardo indietro devo dire che sono molto contenta. L’anno è passato bene ed è passato anche molto in fretta. Il mio intento è continuare su quanto è stato costruito negli ultimi 33 anni e di aggiungere anche qualcosa di mio. Daparte mia ce la metterò tutta per portare avanti il compito dell’Assistenza Tumori. Al centro del mio agire sarà come sempre, come da quando ho iniziato a lavorare per l’Assistenza Tumori, il singolo, la persona malata con tutti i problemi, tutte le paure e tutti i bisogni collegati a questa malattia. E’ nostro dovere assistere queste persone e fare sì che non si sentano sole. Sono molto fiera di poter rappresentare un’associazione così unica come l’Assistenza Tumori, fatta di tantissime persone uniche e volonterose.