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Ben informate e forti come un orso

Ogni ottobre, da 15 anni a questa parte, mamazone organizza la Paziente Diplomata
Sono una squadra forte: Erika Laner e Martina Ladurner. Una è un'esperta di comunicazione, l'altra è un ex consigliera provinciale con un'attenzione particolare verso la salute delle donne. Ciò che le accomuna è il seno, o meglio la loro comune preoccupazione di combattere il cancro al seno e di dare forza alle donne in questa battaglia. Sedici anni fa hanno fondato insieme "mamazone" Alto Adige con il sostegno di Ursula Goldmann-Posch, originaria di Bolzano. Da 15 anni in ottobre organizzano la "Paziente Diplomata".
Erika Laner ha contratto il cancro al seno nel 2006. Una diagnosi precoce. È stata fortunata. Il libro di Ursula Goldmann-Posch, fondatrice di mamazone Germania, "Der Knoten über meinem Herzen" (Il nodo sopra il mio cuore) era lì, sul comodino. E poi c’era il desiderio di saperne di più. Sempre di più. Ha dovuto rendersi conto che, mentre altrove esistevano già da anni centri per il tumore al seno, in Alto Adige non esisteva nulla del genere. Mentre ancora si trovava in ospedale a Innsbruck, ha contattato la fondatrice di mamazone Germania, Ursula Goldmann-Posch, che ha inoltrato la sua e-mail a Martina Ladurner. Il primo incontro si è svolto a Bolzano nel luglio 2007. La decisione è stata immediata: "Mettiamoci al lavoro", e il 1° ottobre 2007 è stata fondata mamazone Alto Adige. La prima campagna di affissione provocatoria, una donna con una maglietta bianca. A sinistra, un taglio rosso e la scritta: “Tette. Pere. Balcone. Meloni. Seno”. Un’iniziativa finanziata con le donazioni per il compleanno di Erika Laner. Il manifesto suscitò all’epoca un tale scalpore da essere citato anche dal Corriere della Sera nazionale.
La conferenza stampa per i 15 anni di Paziente DiplomataLa Paziente Diplomata 2022, all'EURAC e online
Poi, nel 2008, la prima Paziente Diplomata. Un evento che, per l’occasione, porta ogni anno molte donne all’Eurac di Bolzano. Una giornata di aggiornamento e di informazioni pratiche attorno al tema del cancro al seno. Perché le donne che sanno, che sono informate, sono meglio equipaggiate per combattere il cancro. Un appuntamento ricorrente, anno dopo anno, anche per il referente di mamazone Alto Adige, il Prof. Christian Marth dell'Ospedale Universitario di Innsbruck e per tanti medici altoatesini come i primari dott.ssa Sonia Prader di Bressanone e dr. Herbert Heidegger di Merano. Tra gli ospiti fissi anche gli esperti delle cliniche partner Humanitas e San Raffaele di Milano e Sant'Orsola di Bologna. Molti di loro mettono le loro conoscenze al servizio di mamazone. Conferenze di esperti di ginecologia, oncologia, fisioterapia, radioterapia, patologia e breast-nurses.
Un concentrato di conoscenze per le donne malate di cancro, per le donne che vogliono informarsi e per le persone generalmente interessate all'argomento. Le tematiche trattate sono di ampio respiro: pre e post cura, diagnosi precoce, tecniche chirurgiche, terapie, alimentazione, insomma tutto ciò che può avere a che fare con il cancro al seno. La conoscenza allontana la paura e rende forti. La conoscenza può prevenire il cancro. Erika Laner e Martina Ladurner ne sono convinte.
Coraggio! Rosa e Rosa: forti e bramose di sapere
Per il 15° compleanno della Paziente Diplomata, Erika Laner e Martina Ladurner hanno ideato qualcosa di speciale: l'orsetto Rosa. Questo delizioso peluche rosa sta per "forte come un orso" e vuole incoraggiare le donne. L'orsetto di peluche viene distribuito a tutte le pazienti affette da tumore al seno nel reparto di ginecologia di Bressanone e a fronte di una piccola donazione, anche nel reparto neonatale.
Quando Erika Laner e Martina Ladurner si guardano indietro, sembra ieri quando hanno mosso i primi passi. In 15 anni sono riuscite a fare molto, anche se c'è ancora molto da fare. Ad esempio, abbassare il limite per lo screening del cancro al seno a 40 anni invece che a 50 e continuare a farlo dopo i 70 anni. mamazone Alto Adige ora però può contare su molti alleati anche tra la popolazione, anche se attive sono solo loro due. Non hanno un ufficio, non c’è una rete di volontari o collaboratori per organizzare eventi. Ci sono invece sostenitori e donatori. Le due fondatrici organizzano la Paziente Diplomata e la campagna di sensibilizzazione in primavera con l'aiuto di un’amica, Brigitte Novak. Erika Laner, in particolare, è spesso in viaggio per promuovere mamazone e le sua causa.
L’edizione 2022 della Paziente Diplomata, il 22 ottobre scorso, è stata trasmessa anche online. In occasione del 15° anniversario della sua fondazione, mamazone ha organizzato il 10 ottobre una conferenza stampa presso il Laurin di Bolzano. Nell’ambito dell'evento, a cui hanno partecipato anche il prof. Christian Marth di Innsbruck, la Primaria dott.ssa Sonia Prader e il Primario Dr. Herbert Heidegger, è stato presentato il Centro senologico Bressanone-Merano, fondato 16 anni fa.
La provocazione suscita l'attenzioneFoto: Othmar Seehauser

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"Siamo tornati"

La quinta edizione dei Colloqui sul cancro di Brunico. Format diverso, stesso argomento
Un film, un poetry slam, una relazione che aveva come focus il processo decisionale condiviso, nonché un'opportunità di intenso scambio di idee ed esperienze in un'atmosfera informale. Sono tornati i Colloqui sul cancro di Brunico. È cambiata la data: non l’inizio di febbraio ma il 12 agosto, fedeli però alla location ormai collaudata dell'UFO di Brunico. Format un po' diverso dal solito ma sempre con loro al centro: le persone colpite dalla malattia e i loro familiari e - senza tabù - il tema del cancro.
Gli organizzatori, dr. Christoph Leitner, Andreas Leiter e sua moglie, Verena Duregger, hanno visto tra il pubblico molti volti nuovi, tra cui molti giovani e un numero sorprendentemente elevato di uomini, anche se la maggior parte, come sempre, erano donne. La rete comunque sta crescendo e sta dando i suoi frutti. Il maltempo non ha influito sullo svolgimento dell'evento, che si è spostato semplicemente dal cortile ai locali interni dell'UFO.
All'inizio dell'evento, l'Assistenza Tumori Alto Adige ha invitato tutti ad un buffet. Sul palco, dopo i saluti del sindaco di Brunico Roland Grießmair, sono salite la presidente provinciale dell’Assistenza Tumori, Ida Schacher e la presidente di mamazone, Erika Laner.
È toccato poi al giornalista Tobias Hürter, che ha filosofeggiato su cosa significhi essere forti nella vita, e al dr. Christoph Leitner che si è soffermato sul "Shared decision making", l'importanza del processo decisionale condiviso; sulla libertà dei pazienti e sul rapporto sincero di collaborazione tra medico e paziente. Familiare anche il volto di Noah Ennemoser: il poetry slammer, che aveva commosso fino alle lacrime il pubblico della terza edizione dei Colloqui sul cancro, nel febbraio 2020, con il suo toccante testo sulla malattia e la morte della madre. Questa volta Ennemoser è arrivato con un testo sulle sue esperienze lavorative nel reparto di cure palliative dell' hospice Martinsbrunn.
Poi è stata la volta del film "Krebs - Reden wir darüber" (Cancro - Parliamone), che Verena Duregger ha girato insieme a Stefan Ghedina e Zak Mairhofer nel 2021. Un viaggio attraverso l'Alto Adige, dalla Val Pusteria alla Venosta, un viaggio attraverso tre vite segnate dal cancro e attraverso tre età: Evelyn Tasser, 27 anni, madre di due bimbi; Leopold Larcher, uno sportivo di 70 anni; e Astrid Fleischmann, il cui marito, Georg Gerstl, è morto a soli 44 anni. Tre persone molto diverse per tre storie altrettanto diverse con un unico denominatore comune: il cancro. Ad eccezione di Evelyn Tasser, che ha inviato un saluto, i partecipanti al film hanno poi parlato al pubblico. Parole sull'oggi, sull’elaborazione del lutto, sulla competenza emotiva. Parole sulla vita.