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La malattia (anche) un periodo di regali inattesi – un’intervista con Daniela Pircher
Daniela Pircher si è ammalata di cancro al seno nel gennaio 2014. Il periodo della terapia è stato raccolto in un libricino, „Käferchengeflüster – Weil jeder Tag zählt” ("Il sussurro delle coccinelle ... perchè ogni giorno conta"). La Chance ha incontrato l’autrice.
Daniela, com’è arrivata a scrivere questo libricino? È stato un progetto sin dall’inizio o un caso? Ha scritto di tanto in tanto qualcosa su dei fogli, si è comprata un quaderno apposito all’inizio della terapia...?
Daniela Pircher: Né uno né l’altro. Quando mi sono ammalata, Whatsapp non era ancora così utilizzato. Avevo molte amicizie su Facebook e tutti continuavano a chiedermi come stavo ecc. Ma non avevo abbastanza energie per rispondere a tutti e così ho preso l’abitudine di scrivere una volta alla settimana, il mercoledì, un resoconto della settimana e postare, per così dire, un segno di vita a tutti. Di solito di domenica, distesa nel letto o sul divano, il pc sulle gambe raccontavo la mia settimana.
Era la prima volta che ha scoperto la scrittura come mezzo espressivo, o la scrittura era già una sua abitudine?
Daniela Pircher: Diciamo che era la prima volta che ho scritto in modo consapevole. Come ho scritto anche nel libro, a scuola mi dicevano sempre che non sapevo scrivere... Questa è una delle cose positive che ho scoperto grazie alla malattia. La scrittura è oggi, oltre ai corsi di comunicazione, la mia attività principale.
Lei ha un blog...
Daniela Pircher: Sì, gedankensmoothie.com, ma non solo. Scrivere è diventato il mio lavoro. Faccio testi per le pagine web del settore alberghiero e ristorazione, e per promuovere nuovi prodotti.
Ormai è passato un certo tempo dalla malattia. Come la vede oggi, guardandosi alle spalle?
Daniela Pircher: Quando penso a quel periodo, sono felice dei regali che la vita ci offre. Le persone care, la bellezza della natura. Sono una persona profondamente ottimista, mi sono sempre concentrata sulle cose positive, senza rinnegare quelle negative. Vivo al 100% nel presente e affronto le giornate in modo consapevole e piena di entusiasmo. Sono felice se il mio libro può essere di aiuto agli altri, se può dare degli spunti di riflessione. È per questo che ho messo 60 copie a disposizione dell’Assistenza Tumori.