Attuale
Gondolieri per un fine settimana
Esperienza dragon-boat a Venezia con Valentina Vecellio
Ventitre donne e due draghi…Per la seconda volta la coach Valentina Vecellio, terapista dello sport certificata in oncologia clinica nonché ex-paziente è partita insieme ad un gruppo di donne nel mese di aprile per Venezia per effettuare una terapia del movimento del tutto particolare. Remare infatti è un’attività molto indicata per la riabilitazione funzionale della muscolatura di spalla e braccia spesso danneggiata dai trattamenti chirurgici e radioterapici della malattia tumorale. E in più un’attività che rafforza la fiducia in se stessi.
Ci vogliono equilibrio, ritmo e spirito di gruppo per riuscire a domare insieme il drago. Un dragon-boat va maneggiato da 10 a 12 persone, ci vogliono una persona che dà il ritmo, la pagaiatrice di riferimento e una timoniera. Dopo aver imparato il movimento in palestra le vogatrici altoatesine hanno solcato il Canal Grande e le piccole e silenziose calli della meravigliosa città lagunare. Dall’anno scorso le donne della terapia del movimento fanno parte della rete mondiale dei gruppi dragon boat in più di 26 paesi del mondo.
Ci vogliono equilibrio, ritmo e spirito di gruppo per riuscire a domare insieme il drago. Un dragon-boat va maneggiato da 10 a 12 persone, ci vogliono una persona che dà il ritmo, la pagaiatrice di riferimento e una timoniera. Dopo aver imparato il movimento in palestra le vogatrici altoatesine hanno solcato il Canal Grande e le piccole e silenziose calli della meravigliosa città lagunare. Dall’anno scorso le donne della terapia del movimento fanno parte della rete mondiale dei gruppi dragon boat in più di 26 paesi del mondo.
Movimento riabilitativo, divertimento e spirito di gruppo – ecco come si può riassumere il valore dell'esperienza dragon-boat a Venezia
sinistra: Foto di gruppo con la coordinatrice Valentina Vecellio davanti al Ponte Rialto | destra: L'esercizio in palestra