Attuale

Gondolieri per un fine settimana

Esperienza dragon-boat a Venezia con Valentina Vecellio
Ventitre donne e due draghi…Per la seconda volta la coach Valentina Vecellio, terapista dello sport certificata in oncologia clinica nonché ex-paziente è partita insieme ad un gruppo di donne nel mese di aprile per Venezia per effettuare una terapia del movimento del tutto particolare. Remare infatti è un’attività molto indicata per la riabilitazione funzionale della muscolatura di spalla e braccia spesso danneggiata dai trattamenti chirurgici e radioterapici della malattia tumorale. E in più un’attività che rafforza la fiducia in se stessi.
Ci vogliono equilibrio, ritmo e spirito di gruppo per riuscire a domare insieme il drago. Un dragon-boat va maneggiato da 10 a 12 persone, ci vogliono una persona che dà il ritmo, la pagaiatrice di riferimento e una timoniera. Dopo aver imparato il movimento in palestra le vogatrici altoatesine hanno solcato il Canal Grande e le piccole e silenziose calli della meravigliosa città lagunare. Dall’anno scorso le donne della terapia del movimento fanno parte della rete mondiale dei gruppi dragon boat in più di 26 paesi del mondo.
Movimento riabilitativo, divertimento e spirito di gruppo – ecco come si può riassumere il valore dell'esperienza dragon-boat a Venezia
sinistra: Foto di gruppo con la coordinatrice Valentina Vecellio davanti al Ponte Rialto | destra: L'esercizio in palestra

Attuale

Cuscini a cuore fatti col cuore

Il gruppo bricolage della Bassa Pusteria
Lo spazio è piccolo. Un tavolo rettangolare nel mezzo e sopra dei modelli a forma di cuore, stoffe colorate, imbottitura sintetica bianca, forbici, spilli. Intorno al tavolo otto donne tutte indaffarate. Il rumore della macchina da cucire riempie lo spazio, assieme al clac-clac delle forbici che tagliano le stoffe, le matite che passano intorno ai modelli a forma di cuore e le voci delle otto donne che stanno lavorando contente. Un pomeriggio di bricolage presso la sede dell’Assistenza Tumori di Brunico.
Il gruppo si incontra ogni due settimane di giovedì pomeriggio a partire dalle 14.30. Tra le otto e le dieci signore. Il programma varia. Tutte attendono con ansia di sapere cosa ha programmato Christine, l’anima creativa del gruppo. Il bricolage è il suo hobby e a casa ha un pozzo praticamente inesauribile di materiale che proviene ancora dai suoi tempi passati all’Associazione Famiglie. E se anche dovesse mancare qualcosa, sa comunque come procuraselo. Da tre anni è socia dell’ATAA e adesso le piace rendersi disponibile per l’Associazione Tumori.
I giovedì pomeriggio hanno una doppia funzione. Da una parte confezionare dei cuscini a forma di cuore e poi fare dei lavoretti per il mercatino di Natale o gli stand informativi. Cartoline di saluto o di ringraziamento, di condoglianze, orsacchiotti o bamboline fatte a maglia, sale alle erbe, vasetti e porta candele dipinti a mano, oggetti che dimostrano l’amore e la cura con cui sono stati realizzati. Dall’altra è un’occasione di scambio per le donne, un modo per passare un pomeriggio in compagnia di persone con esperienze ed interessi simili. Un diversivo. Si beve del tè o un succo, non possono mancare dolci o biscotti e così si crea un’atmosfera cordiale che fa del bene alle signore e anche agli oggetti che realizzano.
I cuscini a cuore vengono realizzati in tre grandezze, più o meno larghi. Dopo averli cuciti, vengono impacchettati con cura e consegnati alla breast-nurse Gaby dell’ospedale di Brunico. Ogni donna operata al seno ne riceve uno. Questo cuore non è solo un saluto colorato ed affettuoso da parte di donne che hanno vissuto lo stesso destino, ma ha anche un’altra funzione importante. Protegge la ferita. Bisognerebbe tenerlo sotto il braccio dormendo, in macchina o anche semplicemente stando sedute. Poi col tempo diventa un saluto variopinto, un ricordo di qualcosa che è superato e resta sul letto o sul divano.
Anna-Maria è la sarta del gruppo. O porta con sé la macchina da cucire, o cuce a casa propria i pezzi di stoffa e li riporta la volta successiva per essere imbottiti e impacchettati. Per l’ospedale di cuori non ne mancano mai, questo è sicuro. Oltre ad Anna-Maria, ci sono altre tre Anna nel gruppo, e poi ci sono Frieda, Christine, Lena e la presidente del circondario Bassa Pusteria Valle Aurina Val Badia, Martha Feichter.