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Sulle montagne…

…sempre ti cercherò - Concerto di beneficenza a San Genesio a favore dell'ATAA
Ogni due anni la scena si ripete: l’Aula Magna di San Genesio si riempie di musica e di un pubblico affezionato. Per gli amanti della musica tradizionale è un appuntamento da non perdere e nello stesso tempo un’occasione per aiutare le persone malate di cancro. Come ormai consuetudine, il concerto di sabato 16 marzo è stato organizzato da Sepp Rungaldier e dall’associazione sportiva "Soltnflitzer".
Sul piano personale, il momento clou per Sepp è stata una “prima” davvero speciale: Stefan Santi ha eseguito infatti la canzone che Rungaldier ha scritto per la moglie Emmi, scomparsa nel 2007. “Quando è morta" spiega Rungaldier, avevo promesso di scrivere una canzone per lei. Ci sono riuscito solo l'anno scorso su un tremila che ho scalato da solo. Là in cima sulla montagna, di colpo mi sono arrivate le parole che stavo cercando da tanto tempo. Una canzone melancolica. Il ritornello dice: “È bello vedere i ghiacciai al sole, ma anche loro svaniscono come le rose che alla fine se ne vanno con le ombre – come me.” Sul palcoscenico dell’aula magna di San Genesio, a parte Stefan Santi, si sono presentati i “Runden Oberkrainer”, i “Tiroler Wind” e i “Salten Oberkrainer”. “La sala era strapiena - dice Sepp Rungaldier – e siamo orgogliosi di poter donare di nuovo una somma cospicua all'Associazione Tumori Alto Adige. Due anni fa erano più di 4. 000 euro. Stavolta vedremo”. A patrocinare l’evento, il senatore dell'SVP Meinhard Durnwalder e il sindaco di San Genesio, Paul Romen. Tra gli ospiti la presidente della circoscrizione Bolzano Salto Sciliar dell’ATAA, Maria Claudia Bertagnolli e la past president Monika Gurschler e la vice presidente Brigitta Thaler.

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Non solo guarire il corpo ma anche l'anima

L’ATAA media e sostiene il trattamento psicologico dei pazienti colpiti e dei loro parenti.
Il cancro non colpisce mai solo il corpo, ma anche l'anima. Da un momento all'altro, una diagnosi di tumore costringe a rimettere in discussione tutto, persino le cose più banali e scontate. Uno psicologo può fornire un valido aiuto per ritrovare un equilibrio. In ospedale è disponibile per i pazienti il servizio onco-psicologico. L'Assistenza Tumori Alto Adige offre ai soci e i loro famigliari un supporto psicologico anche nella fase post-terapica, fornendo degli indirizzi di psicologi e coprendo i costi di cinque sedute.
In ospedale, i pazienti oncologici vengono regolarmente visitati da un onco-psicologo e hanno l'opportunità di organizzare ulteriori incontri con lui su richiesta. Ma anche quando la fase acuta è finita, quando devono essere prese delle decisioni, quando si verifica una ricaduta, quando il ritorno ad una vita normale diventa più difficile del previsto, quando insorgono problemi nella coppia e non solo, una persona che (con)vive con il cancro può comunque avere bisogno di aiuto. Lo scambio di idee con parenti, partner e amici sono importanti, ma non sempre bastano ed è necessario l'aiuto di un esperto per arrivare al cuore del problema.
Molti pazienti evitano di consultare uno psicologo. Non sanno a chi rivolgersi o temono di non essere in grado di pagare le spese associate al trattamento. Rivolgersi ad uno psicologo in molti ambienti equivale ancora ad una sorta di ammissione di follia. Del genere, “Dallo psicologo ci vanno solo i matti“.
Niente di più assurdo e sbagliato. Pregiudizi duri a morire. Si tratta invece di sciogliere i blocchi interni e trovare nuova sicurezza con l'aiuto di un esperto in grado di captare i segnali giusti e risolvere i nodi più spinosi con le giuste domande. Uno psicologo è neutrale e spesso è più facile aprirsi con uno sconosciuto raccontando dettagli intimi e molto personali, che fare lo stesso con qualcuno che ci conosce bene. Quando si parla con uno psicologo, si è libero dalla paura di essere condannato o frainteso, non bisogna temere una reazione negativa e ci si può aprire liberamente.
Le informazioni su questo servizio e le modalità sono disponibili negli uffici dei circondari.