Attuale

Dynafit Coppa della Val Venosta

Cinque gare con ciaspole e escursionismo – 7.500 € per l’ATAA
Per il sesto anno consecutivo in Val Venosta si è svolta la Coppa Dynafit. Si tratta di una gara aperta a partecipanti dai 16 anni in su, divisi nelle classi hobby e corsa. Cinque gare su un percorso variabile tra i 3 e i 4 km per un dislivello compreso tra i 570 e i 730 metri.
Le gare si sono svolte nel periodo che va dal 2 dicembre al 24 febbraio. Due gare durante il giorno e tre in orario serale. Di giorno la prima e l’ultima avevano la partenza a Tarres oppure a Vallelunga. Le altre con partenza alle ore 19.30 a Watles, a Belpiano e alla Malga Haider. Ogni gara ha visto ai nastri di partenza oltre 200 partecipanti, per un totale di 1045 iscritti. Ognuno all’atto dell’iscrizione ha dovuto pagare 20 euro, 5 dei quali sono andati all’Assistenza Tumori. Il 24 febbraio due consigliere del circondario, Rebekka Wallnöfer e Margareth Telser hanno aspettato all’arrivo gli atleti prendendo in consegna un assegno dell’importo di 7.500 euro. Solo il sole di questa meravigliosa giornata invernale ha superato il loro sorriso. L’Alta Val Venosta si è fatta vedere dal suo lato migliore con tanta neve e un panorama mozzafiato sul gruppo del Sesvenna, sull’Ortles e sul Cevedale. Alla partenza di ogni gara, il direttore del comitato organizzativo, Franz Gruber, ha presentato ai partecipanti il lavoro dell’Assistenza Tumori. “Speriamo di non aver mai bisogno del vostro aiuto“, ha detto anche il 24 febbraio, “ma è bene sapere che l’Assistenza Tumori esiste!”
Nel corso delle sei edizioni della Coppa Dynafit della Val Venosta, sono stati raccolti più di 50.000 euro, tutti andati in beneficenza a favore di diverse associazioni onlus. Lo sponsor principale della manifestazione è l’azienda Dynafit assieme a Wallnöfer & Wellenzohn, ESPIRA, Forst e VIP.

Attuale

Una rosa per la vita

Manifestazione di beneficenza nel periodo di Pasqua davanti a tutte le chiese
Piove ed è quasi buio. All’entrata del duomo di Bolzano un gruppo di persone. Dalla porta si sente che la messa è ancora in corso. La messa del sabato sera. Ore 18. Erika e Alfred Unterkofler, Trude, Graziella, Brigitte e Gianna stanno preparando le rose a pacchi singoli, a tre o a cinque, togliendo le foglie più basse e le spine.
Ogni anno davanti a tutte le chiese dell’Alto Adige i volontari dell’Assistenza Tumori vendono delle rose. Una rosa per la vita infatti è il nome della manifestazione, una delle più importanti tra tutte le manifestazioni di beneficenza organizzate dall’associazione. Ho scritto tante volte sulle rose, ma quest’anno ci sono anch’io tra i volontari. Infatti è sempre più difficile trovare il numero di persone necessari per coprire tutte le chiese o quasi dell’Alto Adige. La segretaria del circondario di Bolzano, Silvia Premier, mi ha chiamato. “Nicole, avresti tempo, sabato prossimo?” Ed eccomi qua munita di coltellino. “Non togliere troppe foglie“, mi spiega Alfred. E poi mi mostra come togliere le spine, senza danneggiare lo stelo della rosa. Non è mica così semplice, e poi punge! Ma prima che finisca la messa ce l’abbiamo fatta. Tutte le rose preparate. Ci dividiamo davanti alle tre uscite. Trude, Gianna e Graziella all’uscita principale, Erika e Alfred all’uscita verso Piazza Walther, Brigitte e io verso la parrocchia. Sul tavolo coperto di un telo rosso la lista dei prezzi: una rosa 2.50 €, tre rose 7 €, cinque rose 11 €. A messa finita rimango male. Sembra che tanti evitano passare davanti al nostro tavolo. Poi però arriva un donatore generoso e per una rosa lascia un biglietto nel cestino. Seguono altri. Vergelt´s Gott, dice Brigitte. E Vergelt´s Gott dice anche l’Assistenza Tumori a tutte le persone generose in Alto Adige che con la loro donazione aiutano a dare una mano a chi ha davvero bisogno.