Introduzione
Introduzione
Il 2015 è stato un anno positivo,
caratterizzato da eventi di successo e conclusosi con un buon bilancio.
caratterizzato da eventi di successo e conclusosi con un buon bilancio.
L’evento dell’anno è stato senza dubbio la visita in Alto Adige dei nostri ragazzi del progetto “Rays of Youth”. Finalmente abbiamo potuto mostrare anche a casa nostra come con pochi mezzi si possa svolgere con entusiasmo e gioia il lavoro con i giovani. I nostri “Roy” sono stati degli ottimi ambasciatori, hanno instaurato nuove amicizie e aperto nuovi canali che dovrebbero facilitare il nostro lavoro. Per non parlare di tutto ciò che hanno imparato e provato in prima persona, esperienze che hanno lasciato il segno.
A Mae Sot siamo tra le prime persone di riferimento per i rappresentanti del governo thailandese e birmano nonché di grandi organizzazioni come l’UNESCO, Save the Children e altri. Si aprono così numerose possibilità in vista dello sviluppo delle nostre attività in Myanmar. Molto positivi anche gli sviluppi della Fondazione “Help without Frontiers Thailand”, che ha adeguato la propria struttura e le procedure interne ai criteri delle grandi organizzazioni internazionali con cui collaboriamo. In particolare sono stati rivisti i parametri relativi ai processi decisionali. Ora infatti disponiamo di informazioni in tempo reale sullo sviluppo del progetto e sui costi connessi, incluso il confronto tra la situazione teorica ed effettiva di tutti i contributi pubblici e budget messi a disposizione.
Grazie alla nostra Fondazione thailandese ora i diplomi scolastici dei nostri studenti vengono riconosciuti ufficialmente sia dal sistema scolastico thailandese che birmano. In questo modo i ragazzi possono passare dalle scuole per migranti a quelle pubbliche senza problemi e proseguire i loro gli studi. Si tratta di un progetto unico nel suo genere, presentato durante varie conferenze organizzate in collaborazione con l’UNESCO, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei governi di entrambi i paesi e di altre organizzazioni. Ora si stanno cercando possibilità per estendere questo progetto a tutta la Thailandia. La nostra direttrice Ann-Siraporn Kaewsombat a febbraio 2016 è stata invitata a intervenire su questo argomento a una grande conferenza internazionale dell’UNESCO a Bangkok.
In Alto Adige il nostro lavoro è stato prevalentemente di natura amministrativa. Non è più possibile portare avanti un’organizzazione come la nostra senza un team professionale e questo naturalmente comporta alti costi. Per coprirli non vengono utilizzate le donazioni bensì altre fonti preposte esclusivamente a questo scopo.
Una delle attività principali è stata naturalmente la raccolta di donazioni. Il nostro team è stato guidato da consulenti di fundraising esterni e da un comitato di esperti. Si è trattato di un percorso positivo i cui risultati si sono visti nell’aumento delle donazioni. Le entrate per i progetti si sono attestate sui 610.000 euro crescendo così del 5,7%, mentre quelle per l’amministrazione sono state pari a 105.000 euro aumentando del 23,5%.
Johanna Pöll è entrata a fare parte del team di Bressanone. È impiegata part time e si occupa di amministrazione.
Tra le new entry c’è anche Barbara Salcher di Bressanone che vanta un’esperienza pluriennale presso OIM Vienna e in Uganda. Dall’inizio del 2015 Barbara lavora a Mae Sot, da dove invia regolarmente report e informazioni ai padrini e donatori e cura le nostre pagine facebook.
Essendo positive le previsioni per il 2016, il direttivo ha concesso al presidente Benno Röggla un periodo di aspettativa di 12 mesi a partire da maggio 2016. A lui subentrerà Sabine Holzknecht di Bolzano che da molti anni ci sostiene e attualmente ricopre la posizione di tesoriera. Terminata l’aspettativa, Benno assumerà un altro ruolo all’interno dell’.
A Mae Sot siamo tra le prime persone di riferimento per i rappresentanti del governo thailandese e birmano nonché di grandi organizzazioni come l’UNESCO, Save the Children e altri. Si aprono così numerose possibilità in vista dello sviluppo delle nostre attività in Myanmar. Molto positivi anche gli sviluppi della Fondazione “Help without Frontiers Thailand”, che ha adeguato la propria struttura e le procedure interne ai criteri delle grandi organizzazioni internazionali con cui collaboriamo. In particolare sono stati rivisti i parametri relativi ai processi decisionali. Ora infatti disponiamo di informazioni in tempo reale sullo sviluppo del progetto e sui costi connessi, incluso il confronto tra la situazione teorica ed effettiva di tutti i contributi pubblici e budget messi a disposizione.
Grazie alla nostra Fondazione thailandese ora i diplomi scolastici dei nostri studenti vengono riconosciuti ufficialmente sia dal sistema scolastico thailandese che birmano. In questo modo i ragazzi possono passare dalle scuole per migranti a quelle pubbliche senza problemi e proseguire i loro gli studi. Si tratta di un progetto unico nel suo genere, presentato durante varie conferenze organizzate in collaborazione con l’UNESCO, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei governi di entrambi i paesi e di altre organizzazioni. Ora si stanno cercando possibilità per estendere questo progetto a tutta la Thailandia. La nostra direttrice Ann-Siraporn Kaewsombat a febbraio 2016 è stata invitata a intervenire su questo argomento a una grande conferenza internazionale dell’UNESCO a Bangkok.
In Alto Adige il nostro lavoro è stato prevalentemente di natura amministrativa. Non è più possibile portare avanti un’organizzazione come la nostra senza un team professionale e questo naturalmente comporta alti costi. Per coprirli non vengono utilizzate le donazioni bensì altre fonti preposte esclusivamente a questo scopo.
Una delle attività principali è stata naturalmente la raccolta di donazioni. Il nostro team è stato guidato da consulenti di fundraising esterni e da un comitato di esperti. Si è trattato di un percorso positivo i cui risultati si sono visti nell’aumento delle donazioni. Le entrate per i progetti si sono attestate sui 610.000 euro crescendo così del 5,7%, mentre quelle per l’amministrazione sono state pari a 105.000 euro aumentando del 23,5%.
Johanna Pöll è entrata a fare parte del team di Bressanone. È impiegata part time e si occupa di amministrazione.
Tra le new entry c’è anche Barbara Salcher di Bressanone che vanta un’esperienza pluriennale presso OIM Vienna e in Uganda. Dall’inizio del 2015 Barbara lavora a Mae Sot, da dove invia regolarmente report e informazioni ai padrini e donatori e cura le nostre pagine facebook.
Essendo positive le previsioni per il 2016, il direttivo ha concesso al presidente Benno Röggla un periodo di aspettativa di 12 mesi a partire da maggio 2016. A lui subentrerà Sabine Holzknecht di Bolzano che da molti anni ci sostiene e attualmente ricopre la posizione di tesoriera. Terminata l’aspettativa, Benno assumerà un altro ruolo all’interno dell’.