La forma più antica di assicurazione sociale è quella contro gli infortuni sul lavoro. Fu introdotta alla fine del 19esimo secolo per compensare l’inabilità al lavoro del lavoratore in seguito a un infortunio sul lavoro o a una malattia professionale. I datori di lavoro devono assicurare presso l’INAIL (Istituto Nazionale per l‘Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e le malattie professionali) tutte le persone che utilizzano macchinari, attrezzature o impianti o lavorano in un cosiddetto ambiente organizzato, versando i premi previsti. Il lavoratore ha diritto alle prestazioni dell’INAIL anche se il datore di lavoro non lo ha iscritto e non ha versato i premi assicurativi. Sia il datore di lavoro che il lavoratore sono obbligati a rispettare le norme antinfortunistiche. Se in seguito a un infortunio viene comprovata una violazione di tali norme da parte del datore di lavoro o del lavoratore, l’INAIL liquida le prestazioni sociali rivalendosi però sul responsabile. Si parla di infortunio sul lavoro quando l’infortunio è direttamente collegato alla prestazione di lavoro o avviene in itinere (sulla strada verso il lavoro o di ritorno dallo stesso).
L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro garantisce
ad esempio le seguenti prestazioni:
cure mediche gratuite per il lavoratore;
l’indennità di infortunio in caso di inabilità temporanea al lavoro;
la pensione di infortunio in caso di invalidità superiore;
pensione di reversibilità in caso di morte del lavoratore per infortunio sul lavoro o in seguito a una malattia professionale;
prestazioni aggiuntive per eventuali protesi, etc.
I contratti collettivi regolamentano quasi sempre il mantenimento del posto di lavoro in caso di assenza per infortunio sul lavoro e determinano anche le fasce orarie per eventuali controlli a domicilio.
PAROLA CHIAVE
„infortunio“ in Wikilabour:
www.wikilabour.it/Infortunio.ashx
www.inail.it/internet/default/INAILincasodi/Infortuniosullavoro/index.html