Attuale

Cinque anni di terapia del movimento

Giornata all’insegna del movimento
Strada della salute - Corsa per la vita

La Terapia del movimento per pazienti oncologiche all’Ospedale di Merano, che ha mosso i primi passi nel reparto di Ginecologia grazie al Primario Herbert Heidegger e a Valentina Vecellio, il 30 aprile 2016 taglia il traguardo dei 5 anni di attività.
Per celebrare l’evento, verrà organizzata una giornata densa di appuntamenti: due relatori, uno spettacolo multimediale, una strada della salute e una corsa non competitiva per pazienti, personale ospedaliero, vip e popolazione in generale. Sarà certamente una festa movimentata quella voluta dal primario Heidegger e da Valentina Vecellio, ex-atleta ed ex-paziente oncologica. L’appuntamento è fissato per il 30 aprile nel reparto di Riabilitazione dell’ospedale di Merano.

I successi vanno festeggiati e la terapia del movimento è sicuramente un successo straordinario. Nel frattempo i gruppi di terapia del movimento si sono moltiplicati: non più solo Merano ma anche Silandro, e in più Valentina Vecellio sta lavorando con un gruppo di appassionati di corsa, sempre ex-pazienti oncologici, ed inoltre è uscito anche un libro.

Il 30 aprile dunque si festeggia ma si pensa soprattutto alla salute. La giornata inizia infatti con una “strada della salute” dove i partecipanti potranno sottoporsi ad una specie di check-up. Seguirà una presentazione multimediale. Ci saranno due conferenze con altrettanti relatori di fama internazionale dell’NCT di Heidelberg e della Clinica del Politecnico di Monaco di Baviera e dopo un piccolo spuntino, sempre all’insegna della salute, seguirà una corsa non competitiva per tutti coloro che hanno voglia di mettersi alla prova: pazienti, personale ospedaliero, ospiti.

Attuale

"Una benedizione per la nostra terra”

Festa natalizia con il vescovo Ivo Muser al duomo di Bolzano

Sabato 12 dicembre i soci dell’Assistenza Tumori, circondario Bolzano Salto Sciliar, si sono riuniti nel duomo di Bolzano per assistere insieme a una messa tenuta da vescovo Ivo Muser e per scambiarsi gli auguri di Natale.
Il vescovo, che ha vissuto nella propria famiglia il dramma della malattia cancro, ha trovato parole molto delicate per le persone colpite dalla malattia. “Il cancro non è più un tabù sociale, non è una condanna a morte o una pena crudele e soprattutto non è una cosa per la quale bisogna nascondersi o vergognarsi. È sempre un’occasione per chiedersi cos’è importante nella vita.” Nella malattia, così il vescovo nella sua omelia, si vive la più profonda essenza dell’essere umano e si vive il mistero della croce che ha salvato l’umanità.

Il coro delle donne di San Martino/ Sarentino accompagnato da una fisarmonica ha fatto da cornice alla funzione solenne. Dopo la messa i soci si sono recati alla Casa Kolping per un pranzo in compagnia.