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Primule per la ricerca

Da 16 anni le donne SVP raccolgono fondi
vendendo primule nel mese di marzo

Sono segni di primavera e segni di speranza, le primule che le donne SVP vendono da sedici anni ogni mese di marzo per raccogliere fondi da dedicare alla ricerca oncologica. Tra il 28 febbraio e il 20 marzo sono state allestite 154 bancarelle colorate di primavera.
Il ricavo va alla ricerca e in particolare al progetto che la microbiologa altoatesina, dott. Petra Obexer prosegue già da diversi anni con il suo gruppo all’Istituto di Ricerca sul Cancro del Tirolo a Innsbruck.

“Ogni anno in Alto Adige s’ammalano di tumore tremila persone tra donne, uomini e bambini. Bisogna assolutamente investire nella ricerca, in nuovi metodi di cura e nella prevenzione. E noi e donne vogliamo dare il nostro contributo!“, sottolinea la referente delle Donne SVP, l'onorevole Renate Gebhard.

La vendita delle primule nel mese di marzo, storicamente mese delle donne, è stata iniziata nel 2000 dall’allora referente delle Donne SVP e oggi assessora alla salute, Martha Stocker. Fino al 2015, grazie a questa iniziativa, sono stati raccolti 430.182,17 euro, finiti tutti nella ricerca.

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Il prima possibile!

Una diagnostica all’avanguardia migliora le probabilità di sopravvivenza

“Otto domande e risposte sul tumore al seno” questo è il titolo dell’opuscolo che “mamazone – Donne e ricerca contro il tumore al seno” ha presentato nel corso dell’ormai tradizionale conferenza stampa di marzo, nel mese dedicato alla donna. L’obiettivo è sensibilizzare sempre più donne di tutte le fasce d’età riguardo la salute del loro seno.
“A un certo momento della nostra esistenza, perdiamo il controllo della nostra vita, che comincia così a essere regolata dal destino. È questa la menzogna più grande del mondo.“ Questa citazione di Paulo Coelho da “L’Alchimista” è stata scelta da mamazone per introdurre la campagna informativa 2016 dell’associazione.

Il tumore al seno è il cancro più frequente nelle donne. Una donna su otto si ammala nel corso della vita. Il tumore della mammella colpisce prevalentemente le donne nella fascia d’età compresa tra i 50 e 70 anni, ma la malattia riguarda anche un numero crescente di donne giovani. Se preso in tempo, il cancro alla mammella ha ottime probabilità di guarigione e non rappresenta più una condanna di morte!

Proprio per questo motivo mamazone si spende per diffondere il suo messaggio: la diagnosi precoce aumenta notevolmente le probabilità di successo della terapia. Se da un lato è vero che aumenta il numero di nuovi casi (48.000 in Italia/400 in Alto Adige all’anno – rispetto ai 37.000/300 di 10 anni fa), i casi per morte di tumore al seno però sono rimasti – statisticamente parlando - pressoché invariati (80 donne). Questo significa che di questa patologia si muore sempre meno.

Informazione e sensibilizzazione delle donne ancora sane e in particolare delle donne giovani sono le armi più efficaci nella lotta contro il cancro alla mammella. Sin dalla fondazione nel 2007, mamazone realizza numerosi progetti e iniziative volti a diffondere la cultura della prevenzione tra le donne e nell’opinione pubblica – perché per combattere il cancro, serve un’assunzione individuale di responsabilità!

La brochure presentata è stata distribuita in trentamila copie su tutto il territorio altoatesino, e questo vuol dire nelle farmacie, negli ambulatori medici, nei distretti e anche nelle filiali Raiffeisen.

Attraverso facebook e twitter mamazone si rivolge invece soprattutto alle donne più giovani.

Sono intervenuti alla conferenza stampa Martina Ladurner e Erika Laner di mamazone Alto Adige, il direttore della clinica universitaria di Ginecologia di Innsbruck e presidente dell’Assistenza Tumori Tirolo, dott. Christian Marth e il direttore d’ufficio reggente, Ufficio Ospedali, Ulrich Seitz.