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"Una benedizione per la nostra terra”

Festa natalizia con il vescovo Ivo Muser al duomo di Bolzano

Sabato 12 dicembre i soci dell’Assistenza Tumori, circondario Bolzano Salto Sciliar, si sono riuniti nel duomo di Bolzano per assistere insieme a una messa tenuta da vescovo Ivo Muser e per scambiarsi gli auguri di Natale.
Il vescovo, che ha vissuto nella propria famiglia il dramma della malattia cancro, ha trovato parole molto delicate per le persone colpite dalla malattia. “Il cancro non è più un tabù sociale, non è una condanna a morte o una pena crudele e soprattutto non è una cosa per la quale bisogna nascondersi o vergognarsi. È sempre un’occasione per chiedersi cos’è importante nella vita.” Nella malattia, così il vescovo nella sua omelia, si vive la più profonda essenza dell’essere umano e si vive il mistero della croce che ha salvato l’umanità.

Il coro delle donne di San Martino/ Sarentino accompagnato da una fisarmonica ha fatto da cornice alla funzione solenne. Dopo la messa i soci si sono recati alla Casa Kolping per un pranzo in compagnia.

Buono e sano col
Dr. Michael Kob

Buoni, sani e ottima alternativa alle proteine animali
Come meglio digerirli

In America Latina, Africa, Cina, India e nel Medio Oriente fanno da sempre parte della cucina quotidiana: sono i legumi. Chi intende nutrirsi in modo sano trova in loro un ottimo sostituto agli alimenti d’origine animale. Soprattutto per vegetariani e vegani sono indispensabili per apportare al loro organismo le proteine necessarie.
Ce ne sono tanti diversi e per tutti i gusti: fave, ceci, piselli, fagioli rossi, neri o bianchi, cannellini o bortolotti, senza dimenticare che anche le arachidi fanno parte delle leguminose.

Il contenuto di proteine di questi baccelli è molto alto, tra il 17% e il 30%. Sono di forme e grandezze diverse – piccole, grandi, piatte, tonde, ovali, di diversi colori, tutte lisce e molto belle anche da vedere. In combinazione con dei prodotti cereali ancora di più. Ma non è finita qui: fanno parte della categoria dei “slow carbs”, cioè sono ricchi di carboidrati a lento riassorbimento, oltre a sali minerali, ferro, zinco, antiossidanti e fibre.

In cucina ci sono diversi metodi di preparazione. Interi o in forma di farina (farina di ceci o farina di soia), le leguminose non solo vanno bene come contorno o come ingrediente di zuppe ma anche per legare salse, zuppe, canederli o la pasta e per la preparazione di dolci (in sostituzione delle uova).

La soia è l’unica leguminosa che contiene anche dei grassi, infatti ne viene estratto l’olio di soia. Dal baccello si può anche estrarre il latte di soia dal quale si fa il tofu (una specie di ricotta), altri prodotti ricavati dal baccello di soia sono il tempeh (baccelli fermentati), il miso, la salsa di soia o il granulato di soia (proteine di soia testurizzato simile di struttura alla carne).

C’è solo un piccolo dettaglio negativo nel consumo di tanti legumi: fermentano molto nell’intestino possono causare disturbi gastrointestinali tipo flatulenza, crampi o addirittura diarrea. Questo a causa del contenuto di oligosaccaridi, sostanze non digeribili dall’organismo umano.

Rispettando alcune regole nel mangiare leguminose si può però prevenire questi disturbi.
Come evitare i disturbi causati dall’assunzione di leguminose:
Mangiare piano e masticare molto bene. Non consumare bibite gasate o gomme americane.

Chi finora solo di rado ha consumato leguminose dovrebbe iniziare con piccole quantità aumentando di volta in volta. Sia la quantità che la frequenza, dando così modo alla flora intestinale di abituarsi e di produrre meno gas.

Si raccomanda di iniziare consumando dei legumi freschi e non secchi perché contengono meno oligosaccaridi. Più i baccelli sono secchi e stagionati più alto è il loro contenuto di sostanze non digeribili. Si raccomanda di utilizzare le leguminose secche in breve tempo.

Mettere in ammollo le leguminose per almeno dodici ore prima della preparazione in acqua abbondante. Dopo buttare via l’acqua perché contiene tanti carboidrati non digeribili.

Togliere la schiuma che si forma cucinando dei legumi, anch’essa ricca di sostanze non digeribili.

Bollire i legumi a sufficienza.

Se si utilizzano delle leguminose conservate in scatola bisogna sciacquarle bene prima del consumo.

Meglio consumare dei legumi di piccola dimensione. I migliori sotto l’aspetto della digestione sono lenticchie rosse, piselli, piccoli fagioli mungo, scorticati e dimezzati.

Anche i germi delle leguminose sono ottimi sotto l’aspetto alimentare e molto sani. Facendo germogliare fagioli mungo, lenticchie o piselli è semplice ricavare dei germogli con cui condire per esempio l’insalata. Nei germogli gli oligosaccardi indigeribili vengono trasformati in zuccheri di facile assorbimento.

In forma fermentata, come per esempio il miso o il tempeh la soia è facilmente digeribile. Il tofu non contiene fibre e perciò non fermenta e non produce gas.

Nella preparazione delle leguminose si possono utilizzare delle spezie che favoriscono la digestione e riducono la formazione di gas in notevole quantità nel tubo gastroenterico. Sono spezie come: cannella, alloro, chiodi di garofano, curcuma, assafetida e zenzero. Anche i cosiddetti carminativi hanno lo stesso effetto: semi di finocchio, semi d’anice o di coriandolo, cumino o carvi. L’assafetida è un ingrediente della salsa Worcester. Nella preparazione di legumi si attacca una pallina sotto il coperchio o si utilizza in forma grattugiata aggiungendolo direttamente alle pietanze. Anche l’alga giapponese combu, messa nell’acqua dell’ammollo o cotta assieme alle leguminose ha un effetto calmante per l’intestino. Tutte queste spezie si possono trovare nei negozi bio o nei punti macrobiotici.

Dopo aver mangiato delle leguminose si può anche ricorrere all’assunzione di carbone attivo o di supplementi enzimatici (prodotti di origine naturale che possono essere assunti senza dover temere effetti collaterali) che aiutano ad assorbire il troppo gas nell’intestino.
Dr. Michael Kob
DietologoDr. Michael Kob
Dietologo