Attuale

Muoversi contro il tumore

Il libro di Valentina Vecellio sulla terapia del movimento.

da sx. a dx.: dott. Heidegger, Valentina Vecellio, Renate Daporta Jöchler, Astrid Fleischmann (Athesia), Klaus Huber (fotografo)da sx. a dx.: dott. Heidegger, Valentina Vecellio, Renate Daporta Jöchler, Astrid Fleischmann (Athesia), Klaus Huber (fotografo)

“Aktiv gegen Krebs“, questo è il nome del primo libro di Valentina Vecellio, già nota a molti grazie al suo impegno nella “Krebshilfe“ e grazie al suo irresistibile ottimismo. Un libro che invita a muoversi. Tanti esercizi, spiegati in modo semplice, il tutto accompagnato da foto. Un testonato dall’esperienza che Valentina sta facendo da diversi anni nei suoi gruppi di terapia del movimento a Merano.
Il libro che presto uscirà anche in edizione italiana, è stato presentato da Athesia a Merano. Sono stati in molti a raccogliere l’invito di Valentina: medici, pazienti, colleghi di lavoro dell’ambito del Tribunale, rappresentanti del direttivo dell’Assistenza Tumori. Molto più persone di quelle che l’autrice avrebbe mai sperato di vedere in un’occasione del genere. Nella sua introduzione la Vecellio, che dopo aver superato il tumore ha voluto rendere partecipi della sua esperienza altre persone che stanno vivendo la stessa esperienza, ha ringraziato soprattutto l’Assistenza Tumori che ha finanziato ilprogetto editoriale e il suo mentore, il primario di Ginecologia di Merano e direttore del Centro Senologico di Merano, Herbert Heidegger.
“Quando mi sono ammalata“, ha raccontato Valentina Vecellio, che ha alle spalle una carriera da atleta professionista di alto livello, “mi sono ripromessa di non rinunciare al movimento. Il dottor Heidegger ha sostenuto questo mio impegno incorraggiandomi a sviluppare il concetto che sta alla base della terapia del movimento.
Il movimento è il miglior coadiuvante di ogni terapia, questo è il credo di Valentina Vecellio. Non solo fa bene al corpo e aiuta a smaltire gli effetti collaterali di interventi, chemioterapia e terapie radiologiche, ma aiuta moltissimo a livello psicologico e motivazionale.
Il miglior esempio sono le sue “ragazze“, come le chiama piena di affetto Valentina. Le donne che partecipano alle sue lezioni di terapia del movimento e che a Merano sono venute in tuta da ginnastica per sopportare la loro maestra. Tutte donne che hanno vissuto e vinto il cancro, e che hanno ritrovato la gioia di vivere e un nuovo equilibrio con il loro corpo grazie al movimento. E sono loro all'interno del libro, fotografate da Klaus Huber, a far vedere come funzionano gli esercizi.
Il primario Heidegger si è congratulato con la sua ex-paziente per il progetto editoriale del libro. “Vedo in questo progetto uno strumento molto importante per poter riprendere in mano in modo attivo la propria vita dopo la malattia.“ Il libro “Aktiv gegen Krebs“ è uscito da Athesia con il sostegno finanziario dell’Assistenza Tumori. Il prezzo è di 19,90 euro.
Il progetto “Terapia del movimento per pazienti oncologiche della ginecologia“ del reparto di Ginecologia e Ostetricia, supportato dal primario Herbert Heidegger dell’Ospedale F. Tappeiner di Merano e sviluppatoda Valentina Vecellio, è stato presentato anche sul sito specialistico“Salute Seno“ del quotidiano nazionale La Repubblica, in collaborazione con Europa Donna.

Attuale

Matrimonio ad alta quota

Lucia Recchia, madrina del Fondo per figli di genitori malati di tumore, siè sposata

I neosposi con Karl e Renate JöchlerI neosposi con Karl e Renate Jöchler

Niente di strano se un’ex sciatrice della squadra nazionale sceglie una chiesetta a 2000 metri di quota per sposarsi. E infatti, Lucia Recchia e Christoph Wieser si sono scambiati gli anelli in Alta Badia nella chiesetta di Santa Croce a San Leonardo.
Lo scorso 13 luglio, sposi e ospiti hanno dovuto prendere ben due seggiovie per arrivare a destinazione. Un tempo magnifico e un panorama mozzafiato hanno fatto da cornice all’aperitivo che ha seguito la cerimonia.
Lucia Recchia, la madrina del Fondo per figli di genitori malati di tumore istituto dall’Assistenza Tumori, è stata accompagnata all’altare dal suo allenatore, Hansjörg Planckensteiner. Ad attenderla il suo promesso sposo, il giornalista sportivo della RAI Christoph Wieser.
Galeotta è stata infatti un’intervista di Christoph a Lucia, due anni fa in Val Senales. Dopo la cerimonia tutto il gruppo, i neosposi, la famiglia e gli amici sono di nuovo scesi a valle per recarsi nei pressi di Riscone a mangiare, festeggiare e ballare fino a nottefonda. Lucia e il marito almeno per una volta non di corsa ma a passo d’uomo, dentro una macchina d’epoca.
All’inizio della scorsa stagione invernale, dopo una gara in Canada, Lucia Recchia ha lasciato il Circo Bianco e la carriera da professionista. Gareggiava nel gruppo delle Fiamme Gialle e adesso lavora a Bressanone per la Guardia di Finanza. In questo momento si sta inoltre preparando all’esame di maestra da sci. Auguri e felicità per il futuro insieme!