Attuale

Primule per la ricerca

Le donne SVP vendono primule per il giorno della donna
8 marzo, giornata internazionale della donna. Attorno a questa data ogni anno le donne Svp si attivano per allestire bancarelle in tutti i paesi dell’Alto Adige per vendere delle primule a favore della ricerca scientifica oncologica.
Un prezioso contributo per la vita!
Quando la Chance è andata in stampa non c’erano ancora i numeri definitivi di quanto è stato raccolto grazie alla vendita, ma la presidente delle donne SVP, l’onorevole Renate Gebhard, era ottimista. “Siamo riuscite ad allestire quasi lo stesso numero di bancarelle come l’anno scorso, più di 140. Il tempo è stato clemente durante il primo weekend, durante il secondo un po’ meno, ma sono sicura che anche quest’anno saremo riuscite a raccogliere una somma importante da dedicare alla ricerca sul cancro e concretamente nel progetto di ricerca della dott.ssa Petra Obexer all’Istituto di ricerca sul tumore di Innsbruck.”

Obexer sta studiando il comportamento di determinate proteine per poter stoppare la nascita di cellule tumorali alla base della cellula e per sviluppare dei modulatori, che in combinazione con le terapie tradizionali aumentano le possibilità di guarigione.

Le donne SVP hanno iniziato nel 2001 a vendere le primule e in questi anni fino al 2016 sono riuscite a raccogliere più di 476.300 €. Leni Künig, la storica segretaria della SVP, si occupa della vendita delle primule. Lei è fiduciosa che quest’anno il record dell’anno scorso sarà ancora superato. Petra Obexer ha potuto ringraziare nel 2016 per un assegno di 46.131,41 €. Renate Gebhard ringrazia tutte le donne volontarie che hanno partecipato alla vendita delle primule e le tante giardinerie che hanno contribuito al successo dell’iniziativa.



Attuale

Informare è importante

Stand all’ospedale di Bolzano - Attenzione agli impostori al telefono o alla porta
Per due giorni a febbraio i volontari del circondario Bolzano – Salto – Sciliar si sono presi il tempo di allestire uno stand d’informazione nell’atrio dell’ospedale di Bolzano.
Molto materiale informativo, brochure e altro, ma anche piccoli oggetti fatti a mano dai volontari come pantofole e beretti, e poi giocattoli, portafogli e piante primaverili, il tutto messo a disposizione dalla ditta Waldmüller e dalle giardinerie Silbernagel e Muri Gries. Un modo per instaurare un dialogo costruttivo con le persone interessate e anche di incassare qualche donazione in cambio degli oggetti o delle piante.

Un tema è stato ricorrente: molte persone che si sono fermate per informarsi e fare domande sul lavoro dell’Assistenza Tumori, lamentavano di essere state anche più volte contattate al telefono o addirittura sulla porta di casa da persone che si sono spacciate come membri della ”Krebshilfe“, chiedendo offerte per persone malate e per la ricerca.

L’Assistenza Tumori Alto Adige ribadisce che queste persone non hanno nulla a che fare con l’associazione e non sono autorizzate dall’ATAA. L’Assistenza Tumori non chiede mai e in nessun caso delle donazioni per telefono o con il porta a porta. Già da diversi anni all’associazione è stato conferito il certificato ”donare in sicurezza“ per la sua esemplare gestione delle donazioni.