Parliamone

Cercarsi successore

Ida Schacher
Presidente
Care lettrici e cari lettori,
chissà, forse questo sarà il mio ultimo editoriale, o forse no. Non perché io voglia voltare le spalle all’Assistenza Tumori Alto Adige, no, non potrei mai, mi è entrata troppo nel cuore. Ma dopo quattro anni, molto soddisfacenti ma anche molto faticosi, avrei preferito potermi dedicare di nuovo al mio circondario lasciando il timone magari a qualcuno più giovane di me. Al momento però non sembra ci siano i presupposti, stiamo ancora cercando qualcuno disposto a subentrare alla guida dell’associazione. È un problema non solo per la mia carica ma per tutti gli incarichi di responsabilità nei circondari e nelle sezioni. Mancano le nuove leve. È un’ emergenza che abbiamo affrontato anche durante l’incontro di tutti i membri dei diversi consigli all’inizio di novembre a Bolzano. Abbiamo bisogno di giovani. Persone nuove che portino nuove idee, nuove energie, per poter continuare anche in futuro il nostro lavoro ed essere sempre a fianco dei malati.
Gli ultimi trent’anni hanno visto cambiamenti epocali, a volte sembra addirittura di trovarsi in un altro mondo. Nuovi media, nuovi mezzi di comunicazione. Un mondo che a volte sembra capovolto perché i valori per cui i nostri genitori si sono battuti e che sembravano ormai acquisiti, tutto ad un tratto sembrano di nuovo in pericolo. Politica, Europa, conflitti internazionali… Incertezza quindi da una parte, e dall’altra risultati fantastici, quasi incredibili, nel campo della ricerca e della tecnologia, soprattutto anche nell’ambito che riguarda noi, cioè per quanto riguarda le malattie, ma anche in tanti altri settori. La conseguenza diretta sono nuove speranze e condizioni di vita migliori. L’Assistenza Tumori sta a fianco dei malati e delle loro famiglie da più di 35 anni e vogliamo esserci anche in futuro. E per poter sostenere i malati abbiamo bisgono di persone giovani, in grado di capire meglio le esigenze dei loro coetani offrendo loro aiuti adeguati. Con questo non voglio dire che noi vecchi siamo da rottamare, no, anzi! Ma vorremo poter condividere le nostre esperienze con i giovani, vorremo imparare da loro e collaborare con loro. Da qui al prossimo marzo voteremo i nuovi consigli in tutti i circondari e nelle sezioni. Pensateci bene, siete ancora in tempo per iscrivervi nelle liste dei candidati!
Sì, è vero, sono già passati quattro anni da quando sono diventata la presidente dell’Assistenza Tumori anche se mi sembra di essere subentrata a Renate Daporta appena ieri. Ancora una volta c’è un anno che si sta chiudendo, la natura che mi sembra essersi risvegliata ieri si sta già di nuovo preparando al riposo invernale. Spero che possiate guardare tutti in pace all’anno che va e che siate pieni di speranza per l’arrivo dell’anno nuovo.
Io ho potuto passare tanti bei momenti nell’ambito dell’Assistenza Tumori nel corso del 2017. Tanti colloqui intensi, da cuore a cuore, incontri all’insegna dell’allegria, concerti, eventi di beneficenza, conoscenze nuove ed interessanti e, sì anche questo, qualche addio. Ma è stato un anno buono, un anno pieno di vita. Ed è quello che vi auguro per il 2018!
Vostra Ida Schacher
Presidente

Buono e sano col Dr. Michael Kob

Arrosto di lenticchie con patate al forno

Una ricetta per festività invernali e giornate particolari.
Dott. Michael Kob
Dietologo
Ricetta vegana, vegetariana e senza lattosio, colesterolo e soia e anche privo di glutine se si sostituisce la farina, il pane e il pan grattugiato con sostanze adatte. Lenticchie sono ricche di proteine, di ferro e di fibre. La gelatina di semi di lino è un ottimo sostituito di uova e una fonte di grassi omega 3.
Ingredienti per 4 persone:
Arrosto di lenticchie:
250 g lenticchie secche
2 carote
1 cipolla media
500 ml brodo di verdura diluito
2 cucchiai concentrato di pomodoro
5–6 fette di pane da toast o comunque morbido
50 g farina o pan grattugiato
1 cucchiaio sale
2 cucchiai olio d’oliva
Gelatina di semi di lino:
2 cucchiai semi di lino macinati fresco
4–5 cucchiai d’acqua


Patate al forno:
8 patate medie (800–1000g)
2 cucchiai d’olio d’oliva
rosmarino, sale, pepe, aglio macinato


Tempo:
Cottura lenticchie tra 30 e 60 min.;
sbollentare le patate per 3 – 6 min.;
preparazione dell’impasto e delle patate 15 min;
tempo di riposo delle lenticchie 10 min;
infornare per circa 40 min.
Preparazione:
1.
Lavare e spazzolare bene le patate, tagliare per lungo in quarti.
2.
Sbollentare nel forno microonde (6 min. a 750 W) o in acqua bollente (3 min.)
3.
Asciugare e raffreddare. Mescolare con l’olio d’oliva e i condimenti.
4.
Sciacquare le lenticchie con acqua fredda. Sbucciare le carote (lasciandole intere), sbucciare e tagliare in quattro le cipolle.
5.
Bollire assieme alle lenticchie e le carote nel brodo a fuoco basso per 30 – 60 min. (dipende dal tipo di lenticchie).
6.
Scolare e lasciar raffreddare, tenere a parte le carote.
7.
Per la gelatina di semi lino macinare i semi, mescolare con acqua e lasciar riposare qualche minuto.
8.
Frullare metà delle lenticchie e le cipolle, mescolare bene con il pan da toast tagliato a dadini.
9.
Aggiungere la gelatina di semi di lino, il concentrato di pomodoro e il sale.
10.
Aggiungere l’altra metà delle lenticchie e pian piano la farina o il pan gratuggiato fino ad avere una consistenza abbastanza densa. Lasciar riposare per 10 min.
11.
Coprire una teglia con carta da forno.
12.
Deporre metà della massa di lenticchie, posizionare le due carote a metà e coprire con la restante metà.
13.
Formare con mani bagnate un arrosto.
14.
Spennellare la superficie con olio d’oliva. Disporre le patate attorno all’arrosto.
15.
Infornare nel forno riscaldato a 185 C° (ventilato), eventualmente accendere il grill per gli ultimi 5 min.
16.
Tagliare l’arrosto a fette e servire assieme alle patate.
Molto buono anche scaldato il giorno dopo.
Buon appetito!
Lenticchie
Lenticchie sono più digeribili di altri leguminosi come piselli o fagioli.
Per il loro alto contenuto di proteine, 25% - 30% della massa secca, sono un prezioso ingrediente per digiuni o per un’alimentazione vegetariana o vegana.
Sono le più piccole delle leguminosi e necessitano meno tempo di ammollo.
Secondo la tradizione, le lenticchie simboleggiano la prosperità e il denaro, in quanto hanno una forma che ricorda quella delle monete. Per tale motivo in Italia si mangiano piatti a base di lenticchie la notte di San Silvestro.
Nella cultura ebraica invece le lenticchie, insieme alle uova, fanno parte delle cerimonie tradizionali del lutto perché la loro forma rotonda simboleggia il ciclo di vita dalla nascita alla morte.