Viaggio intorno al cuore

Viaggio intorno al cuore

Guida | 2015

Il cuore femminile batte diversamente?
L’infarto non colpisce solo il genere maschile, ma appartiene alle cause di morte più frequenti dei paesi occidentali anche fra le donne. La differenza fra i due sessi sta nella diversità dei sintomi con cui spesso l’infarto si annuncia.
Affanno, disturbi nell’addome superiore e nausea
Oltre ai classici segni di riconoscimento, come dolori nella regione toracica che possono irradiarsi in altre regioni del corpo (p. es. nelle braccia, nell’addome superiore, attraverso le scapole nella schiena o nel collo e nella mandibola), le donne presentano rispetto agli uomini più spesso sintomi definiti aspecifici, p. es. forte affanno, nausea, vomito o anche disturbi nell’addome superiore. Qualora tali sintomi si presentino con un’intensità mai conosciuta prima, è allora particolarmente importante pensare all’evenienza di un infarto.
Sensazione di pressione anziché dolori forti
Un’altra particolarità del genere femminile riguarda i sintomi nella regione toracica. Al posto dei dolori forti le donne accusano rispetto agli uomini nettamente più spesso una sensazione di pressione o un senso di costrizione, da prendersi comunque altrettanto sul serio.
Esordio ritardato a partire dalla menopausa
Differenze notevoli fra i sessi si riscontrano anche per quanto riguarda l’età tipica d’esordio dell’infarto. Fino alla menopausa, infatti, le donne risultano ben protette da questo evento drammatico. La diminuita produzione ormonale comporta tuttavia anche un minor effetto protettivo con conseguente maggior comparsa della malattia coronarica appena dai 60 anni in su, mentre il sesso maschile ne risulta colpito spesso molti anni prima.
Fatti e numeri del cuore di donna
Rispetto agli uomini quasi il doppio delle donne non sopravvive al primo infarto.
Nelle donne accade non di rado che l’infarto non venga riconosciuto.
Nelle donne accade più spesso che i fattori di rischio cardiovascolare non vengano trattati.
La mortalità per malattie cardiovascolari del genere maschile è in progressivo calo; nella donna questo fenomeno è meno evidente, per andare addirittura a invertirsi fra i 40 e i 55 anni, non da ultimo perché le donne che fumano sono sempre di più.
L’esordio delle malattie cardiovascolari nella donna avviene con un ritardo di circa dieci anni rispetto all’uomo.
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